lunedì 12 marzo 2007

Il perchè di un Impero 2


Sento la necessità spiegare meglio i concetti su cui ho trattato ne "Il perchè di un Impero".
Sono cose grosse, lo so, ma mi piace ragionarci sopra, cercarne un motivo...cioè mi piace provarci.

Quello che mi chiedo è, perchè una nazione diventa un Impero? Perchè, un principe, un elitè politica ad un certo punto decide di imbarcarsi nell'avventura di creare un Impero?

Lo hanno fatto praticamente tutti: gli Assiri, gli Hittiti, gli Egiziani, i Macedoni di Alessandro, i Romani, i Cinesi, i Franchi, i Teutonici e poi andiamo avanti con Napoleone, Elisabetta I, La Spagna, Hitler, Mussolini, l'Urss e gli Usa.

Pensaci un'attimo, avere un'impero significa dominare su altri e quindi poter gestire le cose tenendo il coltello dalla parte del manico, significa essere forte e incutere paura o rispetto e quindi tenere i nemici lontani e i leccaculo vicini: una bella soddisfazione se ci tieni a queste cose.

Se io avessi un'impero credo avrei un'ego piuttosto satollo di me stesso e ciò potrebbe farmi sentire bene.

Dico potrebbe perchè avere un impero significa anche camminare sulla testa di parecchia gente che non lo potrebbe gradire, oppure semplicemente attirare la loro invidia ( i meschini, lo vorrebbero loro un impero! ).

Benito Mussolini ( il Grande Statista...ha ha ha ) proclamava " Molti nemici, molto onore" e cercò di regalarci un impero degno degli antichi fasti. Ovviamente si sbagliava ( il Grande Statista! ) gli USA ci hanno insegnato che puoi farti un impero senza crearti tanti nemici ( e senza rinunciare all'onore ) basta un po' di ambizione e l'intima convinzione di essere nel giusto.

Per fare un impero ci vuole perciò l'ambizione dei regnanti e quella del popolo regnato: è un investimento, un capitale a rischio, che sudditi e regnanti investono per migliorare il loro tenore di vita ( ti faccio comunque notare che il rischio è basso per i regnanti e che questi avranno gli utili maggiori nel caso l'affare vada a buon fine ).

Mandi mezzo milione di soldati a "liberare" qualcuno da qualcosa, se ti va bene, il "liberato" ti dovrà riconoscenza e alzerà il tenore di vita della tua gente; se ti va male, la tua gente ( quella che ti è rimasta viva) ti appenderà come un maiale a Piazzale Loreto e sarà grata al nuovo imperatore per averla liberata della tua incapacità! Così è la vita.

Ma per fare un Impero ci vuole molta motivazione e molta incoscienza, gli Imperatori possono essere delle bestie, ma raramente sono dei coglioni. La riprova di questo è che raramente rischiano del loro e che comunque sono sempre gli ultimi a pagare. L'imperatore è colui che ha l'idea e che manda gli altri a realizzarla, è il primo che ne coglie il frutto e l'ultimo che ne paga il fio; bella vita quella dell'Imperatore.

Gli Imperi vengono creati dai regnanti che sono incapaci di far crescere il proprio popolo e cercano oltre i confini una risposta alle proprie ambizioni. Gli imperatori nascondono dietro la grandezza degli eserciti il proprio fallimento di politici, di gestori della cosa pubblica e rivolgono la loro attenzione rapace verso le ricchezze di altri popoli: per poter arricchire la propria gente senza rinunciare ai propri privilegi di ricchezza, fama e potere. E' questa la realtà, nuda e cruda.

Gli Imperatori ipnotizzano il popolo con sogni di regalità e ricchezza, tanto mica sono che muoiono al fronte, si fanno belli con il sacrificio altrui ( dei loro concittadini e dei popoli sottomessi ) distribuiscono le briciole e si godono la gloria: tutti ricordiamo Alessandro Magno, ma sai che palle essere un suo oplita!

Tu lo vuoi davvero un Impero? Se si, vatti arruolare e tanti auguri ( io resto a casa con la PlayStation ).


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