lunedì 21 marzo 2011

Tripoli, bel suol che muore

E così ora siamo in guerra contro il governo Libico, o contro la Libia se preferisci.
All'Idiotpolitik del baciamano a Gheddafi si è succeduta la Realpolitik delle relazioni internazionali.
La guerra che non si doveva fare alla fine si è fatta.

Se ragiono in termini di opportunità, il nostro intervento militare è cosa buona. Un principio che, a mio modesto avviso deve passare, è che in qualsiasi parte del pianeta si trovi, un dittatore non può permettersi il lusso di massacrare la sua gente; ma questo è un principio ideale che tra dire e il fare trova molte incognite e variabili.

Purtroppo, la verità è che non si dovrebbe mai arrivare a questi risultati. Ora, dopo che avremo tagliato le unghie a Gheddafi, cosa faremo? La guerra è guerra e non esistono guerre buone.

La guerra è sempre catastrofe e distruzione, semplicemente bisognava trovare prima il modo di non arrivare a questo, non lo abbiamo fatto ed ora eccoci qua.

I pavidi Leghisti, che non sanno un cazzo di come gira il mondo fuori dalla pianura padana, sono terrorizzati dal nostro intervento. D'altra parte si sa, i Leghisti hanno paura di tutto: degli immigrati, dell'Islam, degli zingari; loro alla sera si chiudono in casa con l'antifurto appendendo l'aglio alle porte per paura dei vampiri.

Ma in questo nostro governo disastrato c'è una parte politica pavida e inconcludente che avrebbe preferito lavarsene le mani...ma non ne ho ben capito il motivo...
So solo che Libero la chiama "Guerra da matti" e teme che a Gheddafi succeda AlQaeda. Beh, hanno le loro buone argomentazioni in merito, basta vedere cosa è successo in Iraq.

Ma a guardar bene, la loro è una posizione da irresponsabili, da gente che crede che guardando basso e tirando dritto il mondo non si accorga di te.

Poverina, questa piccola pavida destra italiana, che non ha ancora capito che in questo mondo piccolo bisogna prendersi delle responsabilità.

Questa guerra non si doveva fare e Gheddafi già da tempo non dovrebbe essere stato a capo della Libia: abbiamo perso un'altra occasione.

giovedì 17 marzo 2011

Bella Italia!


Oggi festeggio i 150 dell'Unità d'Italia, lo faccio perchè mi piace appartenere a questa comunità che forse non è la più bella del mondo, ma è la MIA comunità. L'Italia è fatta di gente che parla la mia lingua, con cui condivido una cultura comune, con la quale convivo, litigo e anche festeggio.
Perchè questa nostra strana nazione esisteva da molto prima di 150 anni fa, anzi, l'hanno fatta proprio perchè trovavano innaturale che le cose non fossero come oggi sono.
Oggi festeggiamo l'Italia Unita, domani spero di festeggiare l'Europa Unita, perchè io credo che è l'unione delle genti che le fa grandi, non la divisione.
Vi voglio bene cari italiani.

lunedì 14 marzo 2011

L'idiotpolitik del nucleare in Italia

Quand'ero teenager sono stato tentato più volte di provare qualcosa di forte tipo eroina, lsd o pastigliette varie, di occasioni ed opportunità ne ho avute molte.
Ma vedere sti poveri tossici arrancare esausti le inutili ore delle loro giornate mi ha sempre fatto una pena tale che dentro di me una vocina diceva "Vuoi davvero rischiare di diventare cosi?".
Così poi è andata a finire che qualche piccolo sfizio me lo sono preso, ma mi sono guardato bene dall'oltrepassare la soglia.
Perchè l'ho fatto? Per buonsenso credo. Provare esperienze allucinogene non era il mio interesse primario. Il rischio non valeva la candela.

Ecco...talvolta basta un po' di buonsenso per inquadrare meglio la situazione.
Quali sono i danni provocati dai tre incidenti nucleari più famosi della storia? (limitiamoci ai più famosi: Three Mile Island, Chernobyl, Fukushima).

Vale realmente la pena di investire miliardi di euro su impianti di terza generazione (che ancora non esistono) mentre l'Idiotpolitik di questo governo ha tagliato gli incentivi all'energia solare mettendo in crisi un settore industriale giovane, moderno ed in rapida espansione.

Perchè ragazzi, diciamocelo chiaramente, quella di questo governo di vecchi retrogradi è proprio IDIOTPOLIK. Si vede che è gente del secolo scorso, questi sono nati agli albori dell'Era Atomica e sono restati fermi a quel periodo.

Preghiamo per il Giappone e preghiamo anche perchè un domani i giapponesi non preghino per noi.

sabato 5 marzo 2011

Fumo e metallo


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