lunedì 25 luglio 2011

Lettera aperta al signor Vittorio Feltri

Volevo scrivere una lettera aperta, magari intelligente al signor Vittorio Feltri come risposta al suo editoriale di oggi sulle pagine de Il Giornale riguardante la strage di Oslo. Per farlo, ho letto e riletto più volte il suo articolo, ma il solo risultato è che più lo rileggevo più il sangue mi saliva alla testa e più la mia capacità di ragionare si ottundeva in un marasma d i bollore sanguigno. Poi mi è venuto in mente Forrest Gump e il suo disarmante "stupido è chi lo stupido fa".

Perchè in fondo è quello che intimamente penso del signor Feltri, penso che faccia lo stupido. Ed il mio ragionamento è molto semplice; perchè il signor Feltri nel suo editoriale lamenta l'incapacità dei giovani norvegesi disarmati nel difendersi dal pazzo nazista armato, già che c'è, visto che ricorre l'anniversario, perchè non esalta l'abilità tattica e militare dei Black Block che hanno mandato a puttane le manifestazioni del G8 di Genova mettendo in scacco le nostre forze di polizia? Perchè non esalta la strenua opposizione dei manifestanti NO-TAV della Val di Susa? Queste sono generazioni di combattenti agguerriti (e pure per il bene comune, secondo il loro punto di vista) perchè non ho mai sentito il suo plauso verso di loro?

E cosa scriverebbe domani, caro Signor Feltri, se un altro pazzoide compisse una simile strage ad un Meeting di CL? Oserebbe sputare sulle salme dei poveri ragazzi cattolici perchè incapaci di opporsi alla follia omicida?
Io credo che quei ragazzi abbiano avuto paura, quella paura profonda che 70 anni fa ha preso milioni di persone in tutta Europa quando la svastica infame le estraeva dalle loro case per macellarle nei campi di sterminio: questo significa che la società di allora era egotista? se lo era, allora forse lo è sempre stata.

Vede signor Feltri, io credo che quei ragazzi si siano fatti macellare non perchè pavidi, ma perchè hanno visto in un attimo la forza distruttiva del male, e non erano pronti. E sa perchè non erano pronti? Perchè erano proiettati in una società diversa da quella che esce dalla sua mente di VECCHIO, una società dove i valori di democrazia e diritto sono i valori chiave. Ora, grazie allo splendido gesto di questo pazzo nazista, questo sogno di società futura ha fatto forse un passo indietro.

Ma voglio sperare che a noi ed ai norvegesi quello che è accaduto possa offrire una lezione.
La lezione è che qualsiasi ideologia di odio e violenza abbraciamo, questa ci si ritorce contro, questo è successo con i fanatici anarchici Black block di Genova, e oggi succede con i Talebani e questi Nazisti che massacrano la propria gente per portare avanti le loro ideologie malate.

Vede Signor Feltri, io credo che i Black Block, i Nazisti, i Talebani, siano tutti suoi figli. Sono i figli della Paura di un Vecchio che guarda il mondo e non lo capisce, non riesce ad analizzarlo, perchè non trova più l'aggancio delle ideologie, tutte miseramente crollate, e quando guarda la democrazia che con il suo duro lavoro ha costruito, si rende conto del palazzo di merda che ha contribuito a costruire e non riesce a capire dove ha sbagliato.

Io la immagino Signor Feltri, seduto alla sua scrivania, mentre vede la nostra repubblica affogare nella corruzione, nell'incompetenza politica, negli sprechi, nella miseria strisciante e dilagante, la vedo ripetersi:- Non è colpa mia, io ho fatto ciò che è giusto.- Può essere, non posso certo esser io a giudicarla.

Ma ora lei è Vecchio e la società che Lei ha costruito non ha bisogno di Vecchi, specie se hanno solo un Pensiero Semplice utile il giusto per riempire due colonne che rischiavano di restar vuote.

PS
Egr Signor Feltri, ma lei non crede che i ragazzi morti in Afghanistan non abbiano chiamato le loro madri o le loro mogli mentre i Kalashnikov gli strappavano le carni?

(alla fine mi è riuscita sta lettera aperta! Ed ora torno a lavorare che io non mi guadagno il pane scrivendo baggianate).

Vai all'Articolo di Feltri

venerdì 22 luglio 2011

E' Finita la corsa allo Spazio?


Oggi sulla pista di Cape canaveral è atterrato l'ultimo Space Shuttle: l'Atlantis. Con questo modesto e dimesso atterraggio, sembra che sia finita la lunga epopea della Corsa allo Spazio iniziata durante la Guerra Fredda.
Sembrano lontanissimi i tempi in cui Von Braun, che da poco aveva finito di sperimentare i motori a razzo delle sue V2 sui londinesi, fu messo a capo del progetto spaziale americano, e come sono drammaticamente vintage le immagini di Yuri Gagarin inscatolato nella sua piccola e triste Soyuz. Poi a raccontarlo adesso, sembra pure che essere andati sulla Luna non sia stato poi così difficile (se mi dici che non ci sono andati, ti stronco!).
In realtà il programma dello Space Shuttle doveva portarci nell'era degli alberghi orbitali, nel mondo così descritto bene da Stanley Kubrick in 2001 Odissea nello spazio, dove i voli Terra-Luna si svolgevano su simpatici Space Shuttle della Pan-Am (anche quella pensionata da un pezzo).
Lo Space Shuttle, che doveva seppellire una volta per sempre i razzi vettori, dopo trent'anni di carriera ha ceduto, ed ora è già roba da museo.
Nonostante questo, gli Stati Uniti puntano ad un ritorno sulla Luna ed a una spedizione su Marte per il 2030; sarà, comunque sia, nel bene o nel male, qualcuno in orbita ci andrà sempre, magari solo per fare del turismo, ma sono molto scettico sul fatto che potrò, nella mia vita, vedere un uomo su Marte.
Oggi il mondo è profondamente diverso da quello della metà del secolo scorso, nei prossimi vent'anni lo sarà ancora di più. Comunque la pensiate, io credo che ammesso che l'uomo arriverà su Marte, quell'uomo non sarà uno statunitense.

E comunque sia, infine, sebbene il mito dei viaggi stellari mi appassioni da sempre, ogni volta che sento parlare di corsa allo spazio, mi sovvengono i versi dei Pitura Freska:

li va in serca dei marsiani
e cua in tera li ne fa viver da cani. 


Breve e interessante storia dello Space Shuttle


sabato 9 luglio 2011

il Web e Agcom: come è andata a finire

Dopo la marea di proteste qualcosa è migliorato anche se l'Agcom non è proprio ritornata sui suoi passi per quanto riguarda la rimozione di contenuti protetti da copyright sul web.

In pratica, a questo punto l’AgCom assume l' inedito ruolo di poter cancellare dal Web contenuti considerati illeciti. Il testo della delibera ancora non è stato ultimato, e comunque non sarà quello definitivo. Seguiranno  infatti 60 giorni di consultazione pubblica, nei quali AgCom ascolterà tutte le parti interessate, prima di prendere una decisione che arriverà probabilmente solo a ottobre.
Questa piccola vittoria del movimento in rete (e non solo) ha fatto fallire il progetto di Agcom e dell’industria del copyright, che intendevano fare una delibera lampo, entro luglio. Inoltre, sempre a seguito delle infervorate proteste, non chè delle minaccie di ricorsi legali, Agcom rinuncia alla facoltà di oscurare direttamente un sito Web. Secondo questo nuovo testo, gli ambiti di azione di Agcom si divideranno in siti italiani e stranieri con un modus operandi diverso a seconda dei due casi. Sono comunque esclusi: “I siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro; l’esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione; l’uso didattico e scientifico; la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all’opera integrale che non nuocia alla valorizzazione commerciale di questa”.

Vediamo ora nel dettagli oqueste due differenze di comportamento identficate dal Garante (maddechè?).

Per i siti italiani, il detentore di diritti d’autore deve chiedere al sito di rimuovere entro quattro giorni un contenuto che considera illecito. Se si ritenesse che l'esito della richiesta fosse insoddisfacente per una delle parti, questa potrà rivolgersi all’Autorità, la quale, dopo un trasparente contraddittorio della durata di 10 giorni, potrà impartire nei successivi 20 giorni (prorogabili di altri 15) un ordine di rimozione selettiva dei contenuti illegali oppure il loro ripristino, in base a quale delle richieste rivoltegli risulti fondata. Se Agcom ritenesse che il contenuto è davvero illecito, chiederà al sito di rimuoverlo ed, in caso di rifiuto, lo multerà fino a 250 mila euro. Comunque sia, il sito potrà rivolgersi al Tar del Lazio per opporsi alla multa. La procedura si blocca se una delle due parti si rivolge alla magistratura.

Per quanto riguarda i siti esteri Agcom aveva l'intenzione di oscurare direttamente i siti esteri che fossero ritenuti violatori di diritti, perché non sarebbe stata in grado di multarli: è questo potere che, più di ogni altro, gli ha fatto valere l’accusa di “censore” del Web. Ora, invece, l'Agcom ha rinunciato a questo potere da Judge Dredd e seguirà una pratica simile a quella dei siti italiani sino al contraddittorio,  alla fine del quale, AgCom manderà solo alcuni avvisi ai provider Internet, che saranno liberi di oscurare o meno il sito. Se lo riterrà opportuno, AgCom si potrà rivolgere poi alla magistratura, a cui spetteranno ulteriori misure.



Ma secondo l'avvocato Sarzana di sitononraggiungibile.it restano ancora due forti pericoli che pendono come una spada di Damocle sul web.

Resta infatti un forte deterrente a carico dei provider, che potrebbero oscurare lo stesso il sito per evitare che poi la magistratura li consideri corresponsabili della violazione del copyright. Inoltre, AgCom intende mandare una segnalazione al governo, dai contenuti ancora non definiti, nella quale potrebbe richiedere nuovi strumenti per agire contro i siti esteri.

Dunque, nonostante un netto miglioramento rispetto alle intenzioni dell'Agcom, resta il fatto che l’industria potrà rimuovere adesso in modo più veloce i contenuti sgraditi, senza bisogno di ricorrere alla magistratura (Ma almeno si è evitato che si rimuovessero interi siti). Questo, sempre che AgCom abbia le risorse per seguire tutte le segnalazioni.
In realtà è questa la grande incognita finora sottovalutata. Non a caso, a quanto risulta, Agcom intende chiedere allo Stato maggiori risorse (più persone) per gestire il nuovo apparato...ma perchè 'sti soldi non li chiede ai detentori di diritti?

martedì 5 luglio 2011

Manca poco al Copyright Enforcement dell'AGCOM

Mentre scrivo, mancano pochi minuti al copyright enforcement dell'AGCOM che va a seguito del Decreto Romani che ha portato (e male) le regole della televisione su internet. Forse non hai chiaro di cosa sto parlando, se è così leggiti prima questo articolo di Guido Scorza su Punto Informatico.
Se invece, come credo, in relatà ne sai quanto me, se non più di me, ti prego di seguirmi in questa mia semplice, banale e forse popu-qualunquista riflessione.

Ora, a scanso di equivoci, diciamocelo chiaro e senza ipocrisie, tutto questo can-can dell'Agcom e del Decreto Romani è stato fatto perchè a Mediaset e società collegate (leggi Endemoll) non piace che YouTube e similia facciano quattrini mettendo la pubblicità sulle immagini postate nelle loro pagine.

E Mediaset ha ragione. Ha ragione da vendere. Che ci fanno le tette e i culi del Grande Fratello o le stupidate di Paperissima o le schiocchezze di Striscia la Notizia o Le Iene su You Tube? Voi che le avete messe, toglietele per favore, è tutta roba inutile, banale, in giro per il mondo ne trovate a tonnellate di quelle robe li.

Credo sia già il secondo post che dedico all'argomento e in cui lancio questo appello: fate sparire Mediaset dal Web. Rimuovetela, cancellatela, non citatela, fate finta che nemmeno esista, fatela diventare una non-azienda.

Se i detentori dei diritti vogliono che le loro opere cadano nell'oblìo è esattamente quello che si meritano.

Quello che posso dirvi riguardo a Mediaset è che, non so per quale motivo e nemmeno mi interessa, da più di un mese il mio decoder (quello voluto da quella mente eccelsa del Gasparri) non prende Rete 4, Italia 1 e Canale 5.
Credete che mi sia preso la briga di risintonizzarlo? Ho scoperto che posso vivere tranquillamente senza le reti Mediaset e i loro programmi. Tanto il Doctor Who lo fanno su RAI4!

venerdì 1 luglio 2011

Keywordchart di luglio 2011


E' arrivato luglio e continuiamo con il nostro gioco degli argomenti più letti nell'ultimo mese, e c'è da dire che di novità ce ne sono anche se oramai sembra che le voci in classifica sembrano seguire dei cicli piuttosto lunghi, ma vediamo un po'


1- materiali indiscriminati
2- david colajacomo +
3- master freeze-
4- giorgio tarocco -
5- tatoo geco
6- carpanea
7 - creature lovecraft +
8- mariadele +
9- ponte rialto leggenda +
10 - racconti giapponesi +
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