sabato 31 dicembre 2011

L'Ispettore Colombij al tempo dei Soviet


Quando una persona decide di curare un blog, dovrebbe avere il buon senso di evitare cose di dubbio gusto; così come un musicista, dovrebbe avere quell'amor proprio che gli impedisce di esibirsi in pubblico quando le sue doti tecniche sono alqualto scarse, tanto per capirci.


Oggi, voglio darti la prova che questo buon senso non mi appartiene e che metto in gioco la scarsa reputazione che mi resta pubblicando, udite udite, le prime ed originali strip dell'Ispettore Colombji della Polizia di Stalingrado che ho casualmente ritrovato nel bailame delle mie memorabilia.

Ebbene si, per caso le ho ritrovate ed ora mi accingo ad esporle al pubblico ludibrio.
Per comprendere il loro discutibile umorismo, è indispensabile collocarle storicamente nel periodo in cui sono state realizzate, ovvero il 1988. C'era ancora la guerra fredda, la Russia era il nemico, l'Impero del Male. Nonostante questo, c'era una nuova speranza. Presidente e Segretario del PCUS, era salito al trono Gorbaciov con le parole d'ordine Perestroika e Glanost. Poi è andata come è andata.


Tant'è, che grazie a quell'alcolizzato di Eltsin, l'Unione Sovietica sparì, come sparì il PCUS. E io...restai solo, con l'Ispettore Colombji: uno dei molti orfani del comunismo. Così è la vita.
Ti ricordi di Boris Eltsin?

venerdì 30 dicembre 2011

Il secondo post su Colombij


Con queste due striscie si conclude il ciclo di Colombij post impero sovietico. Nelle prossime settimane, vi pubblicherò le prime strisce, quelle realizzate quando "c'erano i comunisti". Cambiano le situazioni e l'iconografia è sicuramente più marcata. Era un'epoca molto diversa da questa, un tempo in cui si temeva che la guerra dovesse scoppiare da un momento all'altro, mica come oggi che c'è ogni giorno. Vedi la polizia russa...

giovedì 29 dicembre 2011

L'Ispettore Colombij ai tempi dell'Impero del Male



Quando esisteva l’Impero del Male e si viveva nell’apocalittica atmosfera della Guerra Fredda, nei tempi in cui l’edonismo reaganiano con i suoi Rambo e Topgun invadeva mode e modi d’essere, il sottoscritto se ne stava con quelli che preferivano rifugiarsi “…sotto il Patto di Varsavia con un piano quinquennale. La stabilità”.
Così mi venne in mente di creare l’Ispettore Colombij della Polizia di Stalingrado che altro non era che la parodia del Tenente Colombo della polizia di Los Angeles. In fondo era una ciambella senza buco che andò a male piuttosto in fretta dato che di li a poco l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche andò a puttane con tutti gli annessi e connessi: Sparì Stalingrado e Leningrado ritornò essere San Pietroburgo. Cercai di adattarmi ai tempi nuovi, ma non era più la stessa cosa.
Con la fine dell’Impero Sovietico era finita un’epoca e di conseguenza un mito e un’iconografia.
Questo però non mi ha impedito, in tempi più recenti, di riadattare lo stemma del KGB e, sostituendo la stella rossa con un cellulare, farlo diventare lo stemma dell’U.M.T.S. ( per i più distratti vedi www.agenterocco.it )
Comunque sia, ho tirato fuori dal cassetto le vecchie striscie dell’Ispettore Colombij ed eccole qua.
Buon divertimento.

mercoledì 28 dicembre 2011

L'Ufo di Gesturi

18 settembre 1977. L'allora Sindaco di Gesturi Nino Porcu svvidò i carabinieri di aver notato una strana macchina volante sopra la Giazza. Data la sua posizione, la notizia fece un certo clamore, ma la testimonianza venne suffragata da molte altre. Questo il suo racconto, così come riportato da un vecchio ritaglio:
"Erano le 21.30 ed io stavo prendendo il fresco sul poggiolo con la mia famiglia. Guardando il cielo abbiamo scorto distintamente un oggetto luminoso che variava continuamente le luci: passava da una tonalità azzurra ad un'altra rosso-arancione. Sopratutto i colori cambiavano continuamente. L'oggetto luminoso stava un po' fermo, ma poi si abbassava e si alzava in senso longitudinale e trasversale.
Un fenomeno molto strano, mai visto, che si è ripetuto anche il giorno dopo alla stessa ora. Sicuramente non era un aereo ne un satellite: li avrei riconosciuti. Quando ho parlato di questo avvistamento qualcuno ci rideva sopra, ma con me erano presenti anche altre persone che hanno visto bene con i loro occhi."

E mica è finita qui...

lunedì 26 dicembre 2011

Il video dei Righetti





Et voilà il videoclip di Free, uno dei brani contenuti nell'ultimo album dei Righetti.

L'opera risale al 2008 e già l'avevo pubblicata su questo blog, ma era passata piuttosto sottotraccia, quindi la ripropongo sperando che i tempi siano maturi per cogliere maggiori successi.

In realtà di loro non so molto se non che vi suona Giribu, colui che mi traduceva in inglese le avventure dell'Agente Speciale Rocco.

Il video l'ho realizzato con tecnologie piuttosto sofisticate:
1) Macchinetta digitale Hp
2) Passaggio in Photoshop per manipolare il colore
3) Editing con Windows Movie Maker

La qualità del video non è eccellente per colpa della nostra scarsa dimestichezza con Youtube, ma al più presto vedremo di migliorarla.

Il cd dei Righetti si intola Mark and Jamie ed è molto, ma molto divertente, non per niente mi ha ispirato questo clip.

Se vuoi averlo o vuoi saperne di + ecco un loro contatto: righetti.theband@gmail.com

venerdì 23 dicembre 2011

Un ragazzo di strada.



Questa canzone mi ha sempre appassionato, specialmente nella versione originale degli anni '60. Qui è sempre riarrangiata dai Corvi, ma questa Un ragazzo di strada non ha proprio perso il suo smalto. Mi sono divertito molto nel realizzare le tristi vicende di questo motociclista alle prese con una sbarba malefica, spero che sia divertente anche per voi. Buon divertimento. La Storia de I Corvi

giovedì 22 dicembre 2011

L'avvistamento Ufo di Ospedaletto

Il 9 ottobre 1977, Il Giornale di Vicenza riporta di un partocpòare avvistamento di un oggetto volante non identificato. Alle ore 22 a Ospedaletto in provincia di Vicenza, tre testimoni, in prossimità del casello stradale della Val d'Astico videro in cielo questa sorta di cupola  alla cui base girava, in senso antiorario un anello luminescente, le dimensioni dell'oggetto potevano esser di circa tre metri di diametro e volava a bassissima quota per poi scendere a foglia morta, ondeggiando nella discesa, sullo svincolo autostradale. Dopo un paio di minuti l'ufo riprese quota e scomparve in direzione nord. L'oggetto non emetteva luci visibili a grandi distanze, ma solo un tenue bagliore. La casistica locale di avvistamenti nel vicentino.

mercoledì 21 dicembre 2011

Questa è la fine





Come spesso ed ovviamente accade, mi sono divertito un sacco nel realizzare questo cartoon sul brano di Giorgio Canali tratto dall'album Rossofuoco. D'altro canto, l'album in questione è un lavoro molto pregevole ed a mio modesto avviso può essere la pietra miliare conclusiva che potrebbe chiudere l'esperienza del post-punk anni '90 in Italia. Giorgio Canali riesce a condensare nel disco tutte le atmosfere nichiliste possibili, riprendendo e reintrepretando i linguaggi poetico e musicali che già aveva affrontato durante le esperienze CCCP e seguenti. La continuità artistica si rivela e subito all'orecchio dell'ascoltatore, ma stavolta una raffinatezza ed una cura perticolare nei suoni e negli arrangiamenti, fa apprezzare il lavoro degli artisti coinvolti. Ma chi è Giorgio Canali?

martedì 20 dicembre 2011

La storia di Mister Freeze

Rigorosamente da non confondere con Master Freez MC!
Se proprio non ti viene in mente chi sia Mister Freeze, ti ricordo che sul grande schermo ha avuto la fortuna di essere interpretato da uno splendido Schwarzenegger in uno dei tanti Batman cinematografici. Biologo molecolare specializzato nell'ibernazione di tessuti , Victor Fries cerca disperatamente di trovare una cura per la moglie Nora di cui è follemente innamorato. Riesce a trovare un sistema per ibernare la compagna ma nel farlo, a causa di un incidente, Victor si ritrova in un corpo incapace di resistere a temperature superiori allo zero e quindi costretto ad indossare una speciale tuta che gli consente di vivere, ma il costo di mantenimento dell'apparecchiatura lo costringe al crimine.

La storia editoriale di Victor Fries è più unica che rara: il personaggio ha subito notevoli variazioni dal 1959 quando venne creato da Bob Kane che cercava un nuovo degno avversario per Batman. In origine si chiamava Mister Zero ed era uno dei criminali buffi che impestavano di buonismo i fumetti degli anni '50.
All'epoca ancora non indossava la tuta ibernante, ma già aveva una pistola congelante; la metamorfosi avviene grazie alla serie televisiva interpretata da Adam West, dove  Mister Zero appare avvolto nella sua tuta fantascientifica ed il suo nome diventa Mister Freeze. A questo punto, Victor Fries entra e consolida il suo pieno diritto di appartenere alla galleria di nemici di Batman. Vuoi saperne di più?

lunedì 19 dicembre 2011

Una lacrima sul viso, ovvero la ricerca del tempo perduto.



In realtà sto ripubblicando vecchi post che risalgono ai primi anni di questo blog, lo faccio perchè non hanno, a mio modesto avviso, avuto l'attenzione che meritavano. Come questo clip del famoso standard di Bobby Solo che racconta la travagliata storia d'amore di una giovane coppia che si ritrova dopo una serie d'avventure. E' un invito a non perdere le occasioni, non so se mi sono spiegato. Che ne sai del Carpe Diem?

domenica 18 dicembre 2011

Jimmy Fontana Neo Latino


A realizzare questa clip mi sono proprio, proprio divertito, peccato poi l'abbia salvata sul tubo con una qualità di cacca (prima o poi devo convincermi a sostituirla). Si tratta di una versione con arrangiamento latino-sudamericano de Il Mondo, vecchio standard italiano degli anni sessanta che ha fatto il giro del mondo e che in italia fu resa celebre dal signor Jimmy Fontana che interpreta anche questa allegra versione.
Leggi il testo della canzone

sabato 17 dicembre 2011

Pace e Amore



Se ti garba l'arte psichedelica, la musica psichedelica, se ti piace spalancare le porte della percezione e lanciarti alla scoperta di nuovi mondi e universi luminosi; scoprire gli arcani segreti che muovono i meccanismi astrali della ruota karmika, bene questo piccolo videoclip da me realizzato muovendo dei disegnini vettoriali utilizzando la tecnologia flash di Mecromedia. Che ne sai della psichedelia?


venerdì 16 dicembre 2011

Bistek Brothers parte terza e ultima



Ed eccoci alle ultime tre tavole di questo vecchio imbarazzante comics zeppo di riferimenti culturali degli anni '80, che forse è l'unico merito che quest'opera ha.
Non è vero...è un peccato di gioventù, è piena di difetti ma ha in se un qualcosa di divertente e spero vivamente che lo abbiate, almeno, apprezzato.

Una bio di Dan Aykroyd

giovedì 15 dicembre 2011

I Bistek Brother parte seconda




Lo so che perseverare è diabolico, ma una cosa cominciata va finita, almeno ci si prova. Così eccovi la seconda puntata dei Bistek Brothers dove la vicenda prende una svolta inaspettata e si fa foriera di altri clamorosi colpi di scena che vedrete nella prossima terza parte.

Una biografia di John Belushi

Un Ufo a Siracusa

Avvistato il 27 gennaio del 1975 da Antonino Russo, all'epoca un cinquantenne impiegato dell'Enel di Siracusa. Il signor Russo avvisò l'Aereonautica Militare che gli confermarono di aver notato la presenza di quegli oggetti misteriosi sul cielo siciliano da almeno trenta giorni.
Il periodo tra il 1975 e il 1978 fu molto prolifico di avvistamento di oggetti volanti non identificati e ciò diede il via ad una nutrita letteratura specializzata, non chè alla creazione di numerosi gruppi di avvistamento.

Conosci Peter Kolosimo?

mercoledì 14 dicembre 2011

L' Ufo del Binaghi

Sempre risalente al 1975, questo avvistamento di un oggetto volante non identificato è uno dei più clamorosi perchè ha visto coinvolti parecchi testimoni.
Siamo in quel di Cagliari, intorno a mezzogiorno, una palla fiammeggiante di forma allungata e fluorescente solca rapida il cielo della città sarda.
Nella clinica ospedaliera Binaghi, un nutrito gruppo di pazienti nota l'oggetto e ne rimane fortemente impressionato, tento da avvisare le autorità di polizia. In seguito, si saprà che l'oggetto è stato segnalato anhe da altre persone e che, qualche giorno prima, un oggetto corrispondente alla descrizione fornita dai pazienti del Binaghi, aveva inseguito un elicottero dell'esercito.

Conosci il Giornale dei Misteri?

martedì 13 dicembre 2011

I Fratelli Bistecca




I peccati di gioventù sono peccati di gioventù, questo solo per dire che vanno accettati e perdonati così come si accetta che d'inverno ci sia la nebbia e d'estate ci sia caldo.

Non chiedetemi perchè mai, un giorno, i miei neuroni crearono quella connessione che mi fece entrare in simbiosi i Blues Brothers con delle costate di manzo, inserendole in un contesto agroalimentare e partorendo questa allegra parodia.

Visto oggi, i Bistek Brothers sono di una ingenuità veramente stupefacente e certi passaggi non sono risolti molto bene, ma come cazzatina non è affatto male, è una sorta di calembour da gustarsi serenamente a mente fredda.

PS i Bistek Brothers li pubblicherò a puntate.

A proposito di parodie...

lunedì 12 dicembre 2011

Da Rocco all'UMTS


Come nasce un personaggio, che ne so, di un fumetto, di un romanzo, di un film? Personalmente io sono tormentato da queste domande. Ogni volta che mi imbatto in qualcosa di creativamente sconvolgente la prima domanda che mi pongo è “ Ma come cazzo gli è venuta questa fantastica idea!”.
Per esempio, Alan Moore come gli è venuta l’idea dei Watchmen? Quale input gli è maturato nel cervello per fargli partorire un capolavoro di tal fatta? E' per questo che ora ti racconterò come mi è venuta l’idea dell’Agente Speciale Rocco ( vabbè io non sono Moore, Rocco non è Watchmen ma questo è il mio blog ma per me, il fatto di aver solo pensato un qualcosina come l'Agente Speciale Rocco è già qualcosa di sconvolgente.).

Si era sul finire degli anni ’80 quando venni folgorato dai film dell’ Ispettore Callaghan. Il personaggio interpretato da Eastwood lo conoscevo di fama ma non avevo mai visto un film ( all’epoca li replicavano spesso su R4 ).

Così quando potei gustarmeli per intero rimasi basito. Storie semplici, asciutte, con dialoghi scarni ma ben calibrati. Frasi d’effetto al punto giusto e al momento giusto, una giusta dose di azione e di suspence e niente di inutilmente iperbolico. Sempre in quel periodo, conobbi quello che a mio avviso è l’erede di Dirty Harry, ovvero il detective McKean ( credo che il nome sia corretto ) interpretato da Bruce Willis nella serie Die Hard. Anche qui uno sbirro duro e puro tutta legge e distintivo, diverso sotto molti punti di vista da Dirty Harry ma con la stessa propensione a riempire di piombo i cattivi.

Credo che comunque la svolta l’ebbi quando aprendo un numero della rivista 1984 ( comprata da un rigattiere ) mi imbattei in un imperdibile fumetto disegnato da Brian Bolland e sceneggiato da non so chi: era Judge Dredd vs Judge Death!!! Mi beccai un overdose di violenza e legalità che andò a sommarsi ad altri stimoli come il Gene Hackman de “Il braccio violento della legge” e James Bond che credo ormai faccia parte del nostro patrimonio genetico.

A tutto ciò si deve anche aggiungere la mia attrazione verso gli agenti dell’ FBI che per me sono in non plus ultra dello sbirro, sono lo sbirro per eccellenza. Avete presente “Mississipi Burning” di Alan Parker, dove troviamo Hackman e Dafoe perfettamenti incravattati nei loro abiti scuri, nelle loro gigantesche automobili scure tra i bifolchi del sud dell’Unione? Credo di aver avuto un orgasmo per ogni scena dove comparivano.

Persino su Matrix…io facevo il tifo per i cattivi! Con i loro occhiali scuri e il loro auricolare.

Evidentemente tutto questo ( e forse qualcos’altro ) ha cominciato a stimolare gli scarsi neuroni che mi ritrovo finchè un bel giorno…Plof…mi viene il nome…Agente Speciale Rocco! A dire il vero la qualifica di Agente Speciale era proprio lo stimolo primario ( Eh, mi stavo dimenticando dei mitici John Steed ed Emma Peel ), ma mi mancava il nome…qualcosa di duro e ottuso…come dev’essere uno sbirro che si rispetti…ed ecco Rocco! Secco, spietato, solido come una…roccia ( Rock )…si era il nome giusto, anche a pronunciarlo suona bene, provaci: A-gen-te spe-cia-le Roc-co!

La prima stesura dell’Agente Speciale Rocco era una porcheria, ma l’idea c’era.
Rocco era il classico agente speciale della CIA e la prima avventura lo vedeva affrontare una gang di spie cinesi che voleva impossessarsi di un prezioso rubino per costruire un potente cannone laser. Rocco sostituì il rubino con un rubinetto e il progetto dei cinesi fece acqua da tutte le parti ( era questa la battuta finale del comic ).

Poi prendendo spunto dall’incipit di “Apocalipse Now” di Coppola scrissi la storia in cui Rocco scopriva un complotto in una missione, storia che non vi racconto ma che troverete ulteriormente sviluppata nelle prossime puntate pubblicate su http://www.agenterocco.it/.
La terza avventura di Rocco, raccontava di come il nostro Agente Speciale togliesse dalla circolazione un tirannno cambiando sesso al cancello d’ingresso della reggia, che da cancello diventò cancella, cancellando, al suo passaggio, il tiranno dalla faccia della terra.

Poi il nulla…Rocco restò per anni un’idea fermata su alcuni appunti e schizzi appena abbozzati.

Finchè, circa dieci anni dopo, in altri luoghi e altre situazioni…arrivò la notizia dell’ UMTS.
Siamo perciò sul finire degli anni’90 o primi 00…non si parlava d’altro che del miracolo dell’UMTS e dell’assegnazione delle frequenze.

In realtà allora nessuno aveva ben capito che cosa fosse e che cosa servisse ‘sto UMTS.
Per lo più tutti erano estasiati dal fatto che nel futuro prossimo venturo ci si potesse videochiamare…cosa che oggi ovviamente non fa nessuno. Nessuno prevedeva il web 2.0, la possibilità di filmare e condividere i contenuti, il Bluetooth ecc…

Fu allora che misi insieme le due cose, lo sbirro stupido e l’UMTS, ci elucubrai un po’ sopra cercando di incastrarli l’uno sull’altro come pezzi di Tetris finchè non mi uscì l’United Mobile Telecommunications Security!

Finalmente avevo una cosa fatta e finita per le mani! Avevo un personaggio dall’aspetto ottuso, cattivo ed elegante, avevo una sigla semplice e riconoscibile con un simpatico gioco di acronimi, avevo parecchi spunti da cui attingere ( non ultimo lo S.H.I.E.L.D. di Nick Fury della Marvel )…avevo fatto Bingo!

In questa sua rinascita affibbiai a Rocco i suoi principali antagonisti: i Teschi Rossi e il Dottor “V”, ovvero i terroristi e lo scienziato pazzo. Lo spunto creativo mi è venuto molto semplicemente dai due cattivi più cattivi che io conosca ( escludendo Darth Vader ) ovvero il Teschio Rosso di Cap. America e l’affascinante Dottor Destino dei Fantastici 4.

Ma anche per quella volta, si vede che i tempi non erano maturi…quindi arriviamo ad oggi.
Qualche mese fa ho ripreso in mano i vecchi abbozzi…ho rimesso in moto i neuroni e…piano piano…una nuova idea si è fatta strada…ed ora la puoi vedere su http://www.agenterocco.it/ così è, se ti piace.

domenica 11 dicembre 2011

Vedi Neapolis e poi Rocco


Qualche tempo fa, l'Agente Speciale Rocco ha goduto dei suoi 60 secondi di notorietà nella rubrica del TGR di Rai 3, NEAPOLIS , con gaudio magno mio e di tutti coloro che amabilmente mi sostengono sia con il loro tifo, sia con il loro impegno (vedi l'impagabile Giribu, i preziosissimi Raniero e Claudine di Eurotrad e il superfan Brando di Branzilla.org ).

Così non mi resta che ringraziare la redazione di Neapolis e tutti coloro che mi regalano la piccola/grande soddisfazione di seguire le avventure dell'Agente Speciale Rocco, in qualsiasi parte del mondo essi si trovino.

Guardalo adesso

sabato 10 dicembre 2011

l'Agente Rocco prima dell' UMTS



C'è stato un tempo in cui c'era l'Agente Rocco e non c'era l' U.M.T.S. anche perchè in quel tempo non c'erano i cellulari e pure i PC li contavi sulle punta delle dita di un monco.
Quelle che stai vedendo sono, in assoluto le prime due tavole dell'Agente Speciale Rocco, apparse sulla faccia del pianeta. Velocemente d'impulso create in una calda sera estiva in un salotto di via Tito Livio a Milano nel 1989. Vai al sito
PS
Ovviamente se clicchi sull'immagine, questa si ingrandisce e si legge meglio, scusa se te lo dico ma non si sa mai.

venerdì 9 dicembre 2011

Un avvistamento a Massa Carrara

Niente di particolarmente eclatante, se non che a segnalare il fenomeno sono due signore che difficilmente possono passare per mitomani o visionarie. L'episodio risale al 1975 e si è svolto nel paese di Cinquale in provincia di Massa Carrara.
Era il 20 agosto, il cielo era limpido e pulito, ad un tratto, le due signore che stavano tranquillamente chiaccherando all'ombra di una pergola, videro una sorta di piatto luminescente sospeso a mezza'aria, del diametro di  circa un metro e mezzo, dal colorito rossastro. L'oggetto sembrò apparire all'improvvisto, restò sosspeso sul posto per circa un minuto e poi si dileguò lungo il litorale ad una velocità srtimata di circa 40 km orari.

Alcuni avvistamenti interessanti

giovedì 8 dicembre 2011

La prima volta del Doctor V

Se mi hai fatto la cortesia di visitare il sito www.agenterocco.it allora sai di chi sto parlando, in caso contrario, beh, cosa aspetti?

Questa credo sia la più antica rappresentazione del Doc V esistente e dovrebbe risalire al 1986-87. Nella fattispecie, il vilain non era antagonista all'Agente Rocco, bensì a Clint Freedom ( che non è malaccio come nome per un personaggio ) un detective privato che non mi è mai ben riuscito definire.

In compenso avevo ben chiare le caratteristiche malvagie del Doc V, ma si sa, il male è facile da fare, da descrivere e da concepire.


martedì 6 dicembre 2011

L'Ufo della Valdagno

Nel nostro piccolo archivio di avvistamenti ne troviamo uno risalente al 23 novembre del 1977, nei pressi di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza. Il testimone era in automobile e l'oggetto luminoso cominciò a seguirlo. l'ufo emanava questo bagliore simile al neon, non abbagliante, e non produceva alcun rumore, nella notte era difficile stabilire una distanza, ma poteva essere lontano almeno due chilometri da chi lo osservava. L'oggetto seguì il testimone per una ventina di minuti, assicurandosi di diventare invisibile in prossimità di centri abitati, per poi ricomparire in aperta campagna.

C'è chi dice no.

lunedì 5 dicembre 2011

Quando un referendum uccide.

Alla fine degli anni '80, quando Frank Miller e David Mazzucchelli se ne escono con Batman Anno Uno, segnano una svolta definitiva sul personaggio creato da Bob Kane nel 1939: il Vigilante Mascherato diventa il Cavaliere Oscuro.
Il lato oscuro di Batman, i demoni della sua infanzia, i suoi drammi interiori irrisolti, diventano parte integrante del personaggio e ne completano la personalità e la forma. Queste nuove caratteristiche vengono fortemente riprese anche nel film di Tim Burton sempre in quegli anni, nel quale però mancava qualcosa: mancava Robin, il ragazzo meraviglia.
Solo che nessuno se ne era accorto, o meglio, ne ha sentito la mancanza.
Len Wein, che poco più di vent'anni or sono era in capo alla DC Comics, ha più volte dichiarato che Jason Todd, il secondo Robin, è sempre stato visto dai lettori come l'usurpatore del ruolo che spettava al primo Robin: Dick Greyson, che per la cronaca aveva deciso di continuare la carriera di vigilante mascherato in proprio.
Wein racconta che, nelle pagine della posta, i fan chiedevano spesso alla DC di eliminare Todd e far ritornare Greyson; Todd era entrato nel DC Universe proprio in concomitanza con il cambio di carattere impresso al Batman da frank Miller, e serviva anche per segnare meglio il passo di questo mutamento.
Così non la pensavano i lettori, anzi, la presenza del Ragazzo Meraviglia sembrava fosse proprio un inutile corollario alla figura del Cavaliere Oscuro.
La questione, per la DC Comics era spinosa, la casa editrice decise così di organizzare un voto telefonico per decidere le sorti del giovane Jason Todd. Per una manciata di voti popolari Robin viene fatto morire per mano del Joker durante uno sconclusionato Affaire Iraniano nell'albo Morte in famiglia.
Ma mentre nel cinema, l'ingombrante assenza del ragazzetto non si è notata, nemmeno in tutte le pellicole seguenti al Batman di Burton, nei comics, alla fine, la DC decise di ripristinare il personaggio facendo indossare quegli scomodi panni a Tim Drake.
In fondo, il pubblico aveva avuto il suo sangue e per il momento ne sembrava e ne sembra, ancor sazio.
Se vuoi saperne di più

sabato 3 dicembre 2011

L'Ufo del Resegone

Ripeschiamo dagli archivi un avvistamento risalente al 16 novembre del 1975 in quel di Lecco.
Tutto partì da una telefonata fatta ad una tv locale che avvisava di uno strano fenomeno luminoso in prossimità della cima del Monte Resegone.
Tre luci sospese nell'aria furono viste quella notte da parecchi abitanti della città e perciò la loro presenza è confermata, di cosa si trattasse...su questo restano parecchi dubbi. Si narra anche che i tentativi di fotografare le tre luci siano stati infruttuosi e che le pellicole rimasero immacolate come quando si fotografa un fantasma.
A distanza di anni restano molti dubbi e poche risposte.

Se vuoi segnalare l'avvistamento di un Ufo, compila questo.

giovedì 1 dicembre 2011

Un Ufo ad Arezzo

Il caso risale al 1975 ed è stato osservato da diversi testimoni, si trattavano di tre oggetti di forma stellare sospesi nel cielo limpido di Arezzo. Due, di dimensioni più piccole, ruotavano attorno all'oggetto più grande della stessa forma, erano circa le 18.30 ed nel tramonto gli oggetti di un colore chiaro emettevano una leggera luminsescenza. Dopo qualche minuto di quel volteggiare, gli oggetti presero una formazione ben precisa e scomparvero  velocemente come sono solito fare questi oggetti misteriosi.
E non è l'unico caso!

lunedì 28 novembre 2011

Un avvistamento diurno di Ufo

Avvenuto il 10 ottobre del 1977, alle 18,10 presso Cagliari, la signora Gisele Luhmann fu la principale testimone di questo raro avvistamento diurno.
La donna era insieme a i suoi figli di circa 11 anni e stava passeggiando lungo il litorale del Poetto, una gande e bella spiaggia che si stende ad est di Cagliari. Giunti all'altezza del Grand Hotel degli Angeli videro in direzione di Capo Sant'Elia, noto come la Sella del Diavolo, comparire un'oggetto rotondo "grosso come un'arancia" che emetteva una luce bianca ed intensissima.
La signora e i bambini guardarono incuriositi l'oggetto stazionare in cielo, quando, dopo pochi minuti, esso venne affiancato da un altro globo luminoso e successivamente da altri ancora, in tutto erano 7 globi luminosi che ben si stagliavano nell'aria tersa del cielo cagliaritano. Improvvisamente scomparvero così come erano apparsi, ed alla signora ed ai piccoli bambini non restò che registrare il fatto. Vedi un famoso Ufo di Cagliari

martedì 15 novembre 2011

L'Ufo di Torriglia

L'articolo è datato 9 dicembre, l'anno credo che sia il 1977, dalla grafica è molto probabile che il giornale fosse Il Corriere della Sera, questo è l'articolo.

Un Ufo è atterrato a Torriglia, una località dell'entroterra genovese. Una guardia giurata della cooperativa Val Bisagno, Fortunato Zanfretta, di 26 anni, non solo lo ha visto ma si è trovato faccia a faccia con qualcuno che potrebe essere un extraterrestre.

Il fatto è accaduto ieri sera sul piazzale erboso adiacente la villa Casa Nostra nei pressi di Marzano. Il protagonista di questo incontro ravvicinato del terzo tipo non è assolutamente un tipo impressionabile o impulsivo. Fortunato Zanfretta è conosciuto nel suo ambiente di lavoro come uomo posato e riflessivo.
Quello che gli è accaduto, però ha superato ogni sua possibile previsione.

Zanfretta da due anni presta servizio a Torriglia, località considerata la Svizzera della Liguria. Ieri sera verso le 23.30 stava dirigendosi con la sua auto verso Marzano. Giunto presso la villa Casa Nostra ha improvvisamente scorto delle luci. Di notte, e in una zona solitamente non frequentata quei bagliori gli hanno fatto subito pensare a dei ladri. Prudentemente ha accostato la macchina su un lato della strada e via radio ha chiamato la centrale operativa. Ma il contatto non c'era più. Una cosa, questa, assolutamente fuori dal normale visto che in quella zona le comunicazioni via etere sono pulite ed esenti da disturbi.

Nel buio più assoluto (erano circa le 23.30) il guardiano notturno ha notato distintamente quattro luci in vicinanza dell'edificio. Non appena lui ha puntato la sua torcia elettrica in quella direzione, le luci si sono mosse scomparendo dietro la casa.

Mentre Zanfretta stava muovendosi verso i muri perimetrali si è sentito sfiorare una spalla, istintivamente si è voltato con la rivoltella spianata, facendo luce sulla persona che lo aveva toccato. Quello che ha visto è per lui un ricordo da incubo. A qualche centimetro di distanza, racconta il guardiano notturno, si trovava un "essere" alto tre metri con una faccia paurosa. Per vederla il guardiano ha dovuto alzare la pila restando, poi, pietrificato dal terrore. La torcia gli è caduta dalle mani. L'individuo che ha visto si è eclissato nella notte. Il suo corpo, ricorda, aveva tante pieghe ed era di colore grigio. Qualcosa, sostiene, che al limite avrebbe potuto essere una tuta.

Zanfretta allora si è chinato a raccogliere la pila e a gambe levate si è diretto verso la sua macchina. Mentre correva ha visto una luce enorme (più grande della stessa casa) alzarsi con un sibilo. Per radio ha nuovamente cercato di mettersi in contatto con la centrale ma non ce l'ha fatta. Per la forte emozione Zanfretta è crollato ed è svenuto.

Così, con la pistola ancora in pugno, riverso sul prato, lo hanno trovato i suoi colleghi Carlo Toccalino, Walter Lauria e Raimondo Mascia. Quando ha ripreso conoscenza ha raccontato l'accaduto. Del fatto sono stati informati i carabinieri che hanno aperto le indagini per appurare la realtà dei fatti. Il primo risultato è che effettivamente un qualcosa è atterrato nella zona indicata dal matronotte.

Diversi testimoni in paese hanno inoltre confermato di avere notato quella notte una grande luce misteriosa che volteggiava sulle case.


Tutta la storia di Fortunato Zanfretta!!!

lunedì 14 novembre 2011

Angeli Ufo proteggono Israele

Una leggenda molto diffusa è quella che vuole che Israele protetto da entità non umane. Il tutto nasce da notizie diffuse dopo la Guerra dei sei giorni del 1967, che raccontano di fatti strani accaduti durante i combattimenti e che riguardano oggetti volanti non identificati.
Si racconta che tanto il governo Israeliano che quello Americano siano in possesso di rapporti che raccontano come le truppe israeliane siano state più volte salvate da un miracolo.

Accadde, per esempio che cinquemila soldati egiziani forniti di artiglieria e carri armati, si arresero nel  deserto del Negev di fronte a cento soldati israeliani con armi leggere: secondo gli ufficiali egiziani, i nemici non erano cento ma migliaia e migliaia e pure dotati di un numero impressionante di carri armati, questo è quello ch gli egiziani videro.

In un altro caso, accadde che l'avanzata dell'esercitò israeliano venne bloccata sul più bello da una violenta tempesta di sabbia, finita la quale, i militari videro che stavano mettendo piede in un pericoloso campo minato, ora completamente rivelato dalla tempesta che aveva dissepolto gli ordigni.

Basta, mi fermo qui...ognuno pensi quello che vuole, io penso che l'arte della propaganda è veramente sofisticata. Sai cos'è la Guerra dei 6 giorni?



giovedì 10 novembre 2011

Un triangolo che cammina

Gaifana e Boschetto sono due piccoli centri abitati in provincia di Perugia situati pochi chilometri l'un dall'altro tra Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Il 9 agosto 1977 Bruno V. ,poco dopo la mezzanotte, stava percorrendo a bordo della sua 500 il tratto di strada che unisce i due paesi. I fari dell'auto illuminarono improvvisamente una cosa che si muoveva dinanzi a lui. La mole e la forma fecero capire subito a Bruno V. che non si trattava di un animale ma di qualcosa di non comune e sconosciuto.

Si trattava infatti di un oggetto triangolare con angoli marcati, alto all'incirca un metro e venti. Il lato più largo era in alto ed era di circa 80cm; il vertice, verso il basso, terminava con due piccole appendici sulle quali l'oggetto muovendosi, saltava.
Bruno V. accellerò per portrsi più vicino all'oggetto che però manteneva sempre una specie di distanza di sicurezza.

Con un po' di fatica riuscì a raggiungerlo e sorpassarlo tanto che riuscì a guardalo con più attenzione. L'oggetto non era trianfolare ma conico e la parte superiore aveva una protuberanza sferica che emetteva scintille, l'inseguimento, ad una velocità non molto elevata, durò per circa un centinaio di metri.

Improvvisament la "cosa" girò di 90 gradi e s'infilò in una stradina laterale che si perdeva nella campagna; fu in quel momento che Bruno V. si sentì trafiggere in tutto il corpo da mille piccole punture dolorose, un dolore breve ed improvviso che lo fece desistere dall'inseguimento e preferì ritornare verso Boschetto.

Ma la vicenda non finisce qui, pochi minuti dopo, Oscar T., anche lui residente a Boschetto, si ritrova a passa nello stesso tratto di strada a bordo della sua BMW. Ad un tratto un sibilo acuto, lacerante e persistente ruppe il silenzio della notte. Il luogo dove il Oscar segnalò il fenomeno, era lo stesso, si seppe dopo, dove era scomparso il "triangolo" visto da Bruno 

mercoledì 9 novembre 2011

Le Automobili di Rex Von Kostia


Tempo or sono, si era negli anni '90, ho realizzato circa una quarantina di striscie dedicate alle simpatiche autovetture, mi sono andate perdute...cioè non proprio, le ho messe al sicuro da qualche parte ed ora non ho la più pallida idea di dove possano essersi cacciate, se continua così, quando le avrò trovate i veicoli a combustibile fossile saranno totalmente estinti. Bene, intanto godedetevi queste quattro sopravissute.

cliccando sulle immagini potete ingrandirle e godervele meglio.


lunedì 7 novembre 2011

Il rock e il fumetto negli anni '80

Visto da oggi, il decennio degli anni '80 è davvero lontano, ma è proprio in quegli anni che si forgiano le basi che portano il mondo nel nuovo millennio. Sono gli anni del personal computer, i primi passi di internet; negli anni '80 nasce, cresce e prospera la società dell'immagine, nelle televisioni appaio i videoclip, nasce MTV e le altre televisioni musicali. Non solo, in quel decennio, grazie all'invenzione del walkman, la musica diventa portatile e ti segue ovunque, grazie agli stereo compatti puoi diffonderla ad una qualità ed a un volume mai avuti prima. La musica comincia ad essere ovunque e si comincia a parlare di multimedialità.



E' quindi naturale che una contaminazione tra musica e fumetto diventa naturale, anzi necessaria, ad una manca l'immagine, all'altro mancano i suoni, entrambi si referenziano e si sostengono. Nel periodo storico che andiamo a ripescare, il primo che ci viene in mente è il lavoro fatto dai Queen per la colonna sonora di Flash Gordon; come spesso succede il tempo è gentiluomo e quel film, decisamente trash nonostante il cast di eccellenti attori, visto oggi ritrova una sua strana logica sino ad essere persino divertente.

Da ricordare nel decennio è il cartoon movie Heavy Metal che metteva insieme le migliore matite del fumetto di fantascienza americano con le band rock e metal più in auge: Nazareth, Journey, Grand Funk Railroad, Devo, Blue Oyster Cult, Balck Sabbath ecc... In realta negli Usa questa comunione tra musica e fumetto aveva già dato i suoi brillanti frutti negli anni '60 quando Robert Crumb illustrò la copertina di Cheaps Thrills per la sua amica Janis Joplin.

La comunione tra musica e fumetto inizia ad esser sistematica sul finire degli anni '70 in Italia e Francia, in modo particolare nelle riviste Metal Hurlant, Cannibale e Frigidaire. Si va dalla semplice citazione di testi e situazioni, sino a vere e proprie Rock Fiction, specie nel fumetto francese. A volte, la citazione musicale, costituisce una vera e propria colonna sonora come in Bandiera Nera di  Caza:
il maledetto giradischi del terribile ragazzino che ascolta Bep Bop A Lula per la sesta volta consecutiva!
Oppure possiamo ricordare Alack Sinner che indaga in una New York permeata dalle musiche di Lou Reed e Charlie Parker ai tempi dell'uccisione di John Lennon.

E' con Ranxerox che l'avanguardia fa breccia tra i baloons, già dalla sua prima apparizione su Il Cannibale troviamo citati i Ramones ed in seguito troviamo Robert Fripp, Brian Eno, Iggy Pop, Rolling Stones e Devo; frasi, spezzoni disseminati per dare un tono all'atmosfera tecno-suburbana del fumetto firmato da Tamburini-Liberatore. Ma la musica non la si trova citata solo come sottofondo o nel contesto dei dialoghi, le vignette sono piene di riferimenti a dischi o artisti, siamo ancora nell'era del vinile e la copertina di un disco può diventare un'icona, così si rittrovano i poster di Brian Eno su Ranxerox,  Frank Zappa sul Penthotal di Pazienza mentre Ramones, Sex Pistols ammiccano nei fumetti-rock del francese Voss.

Non sono pochi i fumetti che prendono a prestito le rockstar e le loro vicende, in quegli anni Philippe Manoeuvre e Serge Clerc realizzano per Metal Hurlant la serie  Rock City , brevi storie che hanno come protanisti le icone punk rock del momento, per lo più quelle trsversali più d'avanguardia come i Cramps, ad esempio.

E potremo andare avanti per un bel pezzo, raccontando anche tutte le contaminazioni tra musica e fumetto presenti nel panorama italiano, perchè quelli erano proprio i tempi in cui si cominciava a parlare di multimediale e le varie discipline cominciavano ad intrecciarsi, un'attimo prima che fosse disponibile internet, un'attimo prima che si entrasse nella civiltà del digitale; fu un momento magico di assoluta creatività e di pura sperimentazione di modi e linguaggi, poi tutto, come deve accadere, è confluito nei canali della storia e si è trasformato in altro.

Per concludere, se vi piacciono i fumetti, vi segnalo il blog Datacomics.


domenica 6 novembre 2011

L'Umanoide di Sturno

Nelle prime ore del 30 agosto 1977, Roco C. e Miche G. stavano viaggiando in auto sulla provinciale che unisce Sturno a Frigento.  Sul lato della strada, tra la macchia mediterranea, notarono una luce rossa lampeggiante a circa una sessantina di metri di distanza.

I due, si diressero a piedi verso la fonte luminosa, muovendosi cautamente tra i cespugli. Avvicinandosi, constatarono tra il fogliame la presenza di tre fonti luminose pulsanti che sembravano provenire da una radura nella vegetazione (a loro semicoperta dal fogliame). presi da un improvviso senso di insicurezza i due fecero dietro front e scesero a Sturno.

Nonostante l'ora avanzata, complice la calda notte estiva, i due giovani trovarono in paeseAmelio C.  Antonio P. e Arturo A. a cui raccontarono l'esperienza appena fatta.
Il quintetto decise ritornare sul posto a verificare il fatto. Giunti che furono, riscontrarono che le luci ancora brillavano  nella macchia ma, trattenuti da un inspiegabile timore non si avvicinarono e ripresero la via del paese.

Nel tornare, notarono che sul fianco della collina, dove si trovava una cava abbandonata, si diffondeva un alone luminoso. Si recarono a vedere e si trovarono di fronte ad un umanoide vestito di una tuta aderentissima dai riflessi eargentei, che si muoveva come un automa con gesti meccanici e spostandosi sul ripido pendio in un modo che sarebbe stato impossibile per un essere umano.

Il gruppo si avvicinò cautamente all'alta figura, sino ad una distanza di circa cinque metri, a quel punto il Amelio C. accese una torcia per meglio vedere la creatura che, colpita dalla luce, allargò le braccia, compì un semicerchio e indicò la luna; dopo questo strano gesto, dal suo casco scaturì un raggio di luce che abbagliò i testimoni che, presi dal panico se la diedero a gambe.

Ritornati qualche minuto dopo, poterono constatare che il misterioso figuro se n'era andato e che i fenomeni luminosi erano scomparsi.

martedì 1 novembre 2011

Il Caso Mantell

Nella storia dell'Ufologia internazionale, senza ogni dubbio il Caso Mantell è quello che fa diventare, per gli States, gli avvistamenti degli Ufo una questione di importanza nazionale. Nel primo pomeriggio del 7 gennaio del 1948 la base aerea di Godman Field viene allertata per la presenza di un oggetto volante sconosciuto segnalato dallo sceriffo di una città vicina. Ora, la zona dove si svolgono gli eventi, si trova al nord del Kentucky, poco lontano da Fort Knox e dalla già citata base militare di Godman Field, dove il governo federale teneva la sua riserva aurea: una zona piuttosto sensibile.
Viene allertato il sistema di sicurezza, si cerca di capire che razza di velivolo possa essere, ma mentre continuano le segnalazioni della sua presenza, nessuno sa rispondere sulla sua identità: sembra proprio che si tratti di un luminoso disco volante del diametro di 70-90 metri.
Diversi ufficiali della base di Goldamn Field videro il misterioso oggetto volante stazionare in prossimità del sito, sospeso in aria, immobile. Osservato con il binoloco, apparve con una forma simile ad un paracadute; la parte superiore rifletteva la luce del sole, mentre nella parte inferiore si notavano delle luci rosse lampeggianti.
Verso le 14.30 gli ufficiali della base erano ancora sulla torre di controllo cercando di capire la natura dell'oggetto quando notarono una squadriglia di Mustang P41 che stava passando da quelle parti per trasferirsi da una base in Georgia ad una di Louisville, ne aprofittarono per indirizzare la squadriglia verso l'oggetto per un'occhiata più ravvicinata.

Il Capitano Thomas Mantell ed i tenenti Hammonds e Clements si staccarono dalla squadriglia, che proseguì l'itinerario originale e si diressero verso l'oggetto. Dopo qualche minuto il capitano mantell arrivò in vista dell'oggetto e lo descrisse come "la cosa sembra metallica ed è di dimensioni spaventose". Nel seguire l'oggetto, Mantell continua a salire di quota, a questo punto i due tenenti al suo seguito lo devono abbandonare perchè a corto di carburante e senza maschera d'ossigeno. Così mentre Mantell cerca di avvicinarsi all'oggetto raggiungendo i 6000 metri di quota, Clements e Hammonds atterrano a Godman Field, fanno il pieno, si equipaggiano di maschera e cercano di raggiungere il loro capitano scomparso fra le nuvole.
Mentre sono in volo arriva loro la notizia che l'aereo di Thomas Mantell è precipitato e stando alle dichiarazioni dei testimoni oculari era esploso in volo ma non si era incendiato. L'orologio del capitano Thomas Mantell era fermo alle 15.18, tre minuti dopo l'ultima comunicazione ricevuta dalla torre di Godman Fields. Il misterioso oggetto luminoso era rimasto visibile dalla torre di controllo della base sino alle 15.50.
Vuoi approfondire l'argomento?

lunedì 31 ottobre 2011

Hollywood rides again - parte terza

Continuo con la trascrizione di questo vecchio articolo apparso sulle pagine di Metal Extra Speciale HollYwood nei primi anni '80 del secolo scorso. 


...Queste vestigia della vecchia Hollywood, con la parrucca, con i segni del liftting, non sono altro, oggi, che dei venerabili pezzi da museo. "Finire è più difficile che cominciare" diceva giustamente Henry Fonda al suo giovane ammiratore Terence Hill, ne Il mio nome è Nessuno, di Tonino Valerii, che simbolizzava a meraviglia questo spietato cambio della guardia. Fonda avrebbe dovuto terminare la sua carriera con questa eccellente osservazione; come Steve Mc Queen avrebbe dovuto finire con Tom Horn... Il buon vecchio Wayne invece ha azzeccato il momento d'andarsene. Malato di cancro, si fa uccidere in un assurdo duello che lui stesso ha provocato, sotto gli occhi di un ragazzino che lo idolatra. E d'altronde è ancora più buffo constatare che quel ragazzino è interpretato da Ron Howard, il giovane protagonista di Happy Days teleromanzo a puntate di cui andava pazza la nuova generazione americana... il film om questione è appunto The Shooting.

Uno degli ultimi western del resto...Oggi i cowboys virili dallo sguardo d'acciaio sono sostituiti da mercenari dello spazio: il western della nuova Hollywood è StarWars, è Superman, in cui i trucchi cinematografici hanno il sopravvento sulle vedettes e persino sui registi. D'altro canto, parlando di registi, non è curioso constatare che le vere vedettes oggi sono loro? Francis Ford Coppola, George Lucas, Walter Hill, Woody Allen, Bryan De Palma, Irvin Kerschner, Stanley Kubrick (avrei dovuto citarlo per primo questo qui!), Sam Peckinpah, Don Siegel, William friedkin, Alan Parker, Alan J. Pakula, Michael Cimino, Sideny Pollack e gli altri.

Questi signori ci offrono un cinema forse meno gradevole rispetto a quello dei loro predecessori, le storie sono spesso meno allegre, ma nel complesso non ci abbiamo perso nel cambio. Se ieri Marlon Brando urlava "Stella" con la maglietta strappata, oggi lo si può vedere grasso e calvo, lucido di sudore, recitare poesie scacciando le mosche nella calura umidiccia del VietNam; e poi abbiamo anche la recitazione isterica di un Jack Nicholson, lo sguardo da teppista incallito di una Gena Rowland, favolosa Gloria ; ci sono le mascelle contratte di Bruce Dern, la gargantuesca buffoneria di un John Belushi, il fascino senza trucco di una Jill Clayburgh, la violenza di un Nick Nolte...e poi restano comunque delle star tradizionali: Robert Redford (a suo danno) Jacqueline Bisset, Clint Eastwood.

Allora, è sempre morta Hollywood? Certo che no...Ha cambiato volto, ecco tutto. E allora siate in anticipo sui tempi: invece di collezionare foto di Marylin, di James Dean, di Bogart (pace all'anima loro), cominciate a collezionare De Niro, Nicholson, Cassavettes... Vedrete, tra quarantanni saranno alla moda!!!.

Philippe Setbon

Ps
Credo che l'autore dell' articolo sia questo, vai a vedere >>>

domenica 23 ottobre 2011

Hollywood rides again - parte seconda

Proseguiamo la lettura di un vecchio articolo pubblicato su Metal Extra Tutto Cinema nei primi anni '80, la prima parte la trovate qui.


Per fortuna gli altri sono più furbi; Robert de Niro non ci pensa due volte ad ingrassare di 30 chili in Racing Bull, non esita cambiar faccia, aspetto, voce, atteggiamento: ad ogni modo, più cambia più è lui. Dustin Hoffman è più delicato; è sempre lo stesso e oscilla continuamente tra la gloria e l'oblio con qualche successone, di tanto in tanto, come Kramer contro Kramer che lo riporta sulla cresta dell'onda per aprecchi anni; Al Pacino il bisognoso, che ad ogni film dà itutto quel che possiede, al punto di riuscire a commuoverti (avrebbe il coraggio di affermare che non pensava all'Oscar recitando la scena del processo in Giustizia per Tutti ?); il vero problema di queste nuove stars è che non sono più dei volti, dei personaggi ai quali il pubblico possa aggrapparsi: sono diversi a ogni nuovo film. Quanti di loro si sono giocati la carriera? Per mancanza di fortuna, per dei films scelti male...

Gene Hackman con quel suo brutto muso di barman brontolone: nel dimenticatoio. Richard Dreyfuss, Roy Scheider che non riescono a decollare... Perdendo le aure mitiche, le vedettes hanno certamente reso il loro mestiere ancora più crudele. Prima uno era finito quando invecchiava, oggi quando l'ultimo film non è andato bene.

Certo che con questo nuovo metodo, le carte vincenti sono diventate rare a Hollywood; John Travolta: due trionfi e si ritrova has-been a venticinque anni col suo talento limitato e i suoi passi di danza già demodè. Farrah Fawcett dà il suo addio al successo della serie televisiva Charlie's Angels per entrare a testa alta tra le vedettes mediocri di serie B... Quanto ai vecchi è una vera e propria ecatombe: chi resta ancora in piedi delle nostre stars favorite degli anni 50? Non Kirk Douglas che si aggrappa pietosamente alla sua immagine di ironico arrivista all'età di 65 anni; non Burt Lancaster, con il sorriso ormai ingiallito, e che interpreta ruoli di secondo piano in film-catastrofici o in drammi italiani; non Henry Fonda che appare per trenta secondi in tutti i suoi ultimi films, come presidente o come generale; non Anthony Quinn abbonato a ruoli di patriarchi tuareg  in super produzioni che nessuno va più a vedere...
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Per oggi basta così, il finale dell'articolo lo trovate nel prossimo post. Intanto, è molto probabile che l'autore del post. Nel frattempo vi segnalo un bellissimo sito che parla anche di Hollywood.

sabato 15 ottobre 2011

Hollywood rides again - parte prima

Hollywood...Nostalgia. Riflettori, vestiti da sera. Hollywood parola magica. Hollywood e i suoi miti. Bogart che colpisce la testa della moglie Mayo Method con il Falco Maltese, al ritmo di As time goes By; Errol Flynn che rimorchia le ragazze all'uscita di scuola col suo cappello piumato alla Robin Wood; Marylin Monroe  che gira 60 volte la stessa scena per affermare che il diamante è il miglior amico di una donna; James Cagney che si tira su la tonaca e massacra col mitra alcune migliaia di comparse; quel gran babbeo di Gary Cooper che eredita un impero e suona il trombone; John Wayne col suo sorriso sdentato che si azzuffa per un'ora, nei film che duravano un'ora e dieci; Rita Hayworth che si sfila i guanti e fa ululare tutti gli allupati di Tex Avery; e poi tutti gli altri...Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Cary Grant, Jamese Stewart, Ava Gardner, Joan Crawford, etc...
Già, ma tutto questo non c'è più. Finito! Dobbiamo arrenderci all'evidenza. Tra Via col Vento e Apocalypse Now ne sono successe di cose! Sono già trascorsi quarant'anni, per essere esatti. E Hollywood è cambiata. E' il meno che di possa dire...

Hollywood che ieri era il cuore del cinema mondiale, oggi non è altro che una delle sue arterie e non sempre in buona salute. E poi c'è tutta una mentalità che è cambiata; ancora ieri Deborah Kerr attraversava la Jungla con una superba messa in piega e dei vestiti stirati di fresco ne Le miniere di Re Salomone; oggi in Starting Over, Jill Clayburg si asciuga le ascelle con i kleenex aspettando il suo amichetto...

Cecil B. deMille e John Ford si rivolteranno probabilmente nella tomba ma è così. Non ci si può fare nulla. Guardate i nuovi eroi. Chi succede a Borgart? C'è Lee Marvin, mascalzone dalle labbra tumide e alcolizzato, che uccide degli innocenti senza scomporsi, e che violenta le signore ridendoci sopra; Charles Bronson, individualità incolta e taciturna dalla faccia da indiano che massacra i gangster, la notte a New York. E come gli piace!; e l'ultimo, in ordine di tempo, tra i "duri"; Burt Reynolds, cascatore peloso e buontempone, che collesiona films brutti come altri collezionano francobolli...

Chi ha preso il posto di Gary Cooper? C'è Clint Eastwood ...il primo era timido, puro e generoso, i lsecondo è razzista, misogino e dal grilletto facile. Si dirige da sé, con un'epica megalomania, il viso contratto in un'espressione di profondo disprezzo. C'è anche Christopher Walken, angelo febbricitante e sonnambolico che si è rivelato in Deer Hunter.


E i comici? A Laurel & Hardy, Jerry Lewis sono succeduti Woody Allen che non fa più ridere nessuno, neanche se stesso, sopratutto; Mel Brooks con i suoi pastiches deliranti, pieni di strizzatine d'occhio agli iniziati; la banda del National Lampoon... Quanti geni... Prima Hollywood si vantava di averne uno solo: Marlon Brando. Oggi sono tanti. E devono battersi duramente, farsi un culo così ad ogni film per non perdere terreno. Perchè basta un passo falso e addio! Prendiamo Brad Davis: un trionfo in Midnight Express, un fisco e ce lo ritroviamo mogio mogio in una serie televisiva.
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Questa è la prima parte di un articolo apparso su Metal Extra Tutto Cinema nei primi anni '80, la seconda parte, nel prossimo post. Non sei curioso di conoscere la Storia di Hollywood?

martedì 4 ottobre 2011

Hollywood sulla Tuscolana


Per oggi un'altro interessante articolo ripreso dal Metal Extra dedicato al Cinema. L'autore, un giornalista francese ( Alan Paucard ) analizza lo sviluppo industriale di Cinecittà negli anni '60 e ne studia le cause.

GLI EMIGRANTI DI HOLLYWOOD

6 settembre 1970 al cinema Action Lafayette, Jacques Tourneur risponde alle domande del pubblico. Tutti i buoni discepoli della cinefilia (la cinefilia è come la Legione, bisogna farsi un culo così) tengono a far vedere al Maestro che conoscono i suoi classici. Pendez-moi haut e court, Course of Demon sono oggetto di osservazioni che dimostrano una grande competenza. All'improvviso una voce:
-Perchè ha girato La Battaglia di Maratona in Italia?-
-Ma...per la grana, vecchio mio.-
Tourneu asoetta che si esaurisca l'ilarità generale e aggiunge:
-Steve Reeves voleva un regista americano per il suo terzo film.
"Con un regista italiano sembro un imbranato, non capisco una parola", doceva. Mi hanno inviato il copione della "Battaglia" in italiano. Anche sul posto non ho avuto diritto ad un interprete. il contratto prevedeva solo due settimane di riprese. Hanno prefertito non pagarmi oltre, il film l'ha terminato il produttore, compresa la scen del combattimento sott'acqua.

Tourneur non fu l'unico regista americano a lasciare le penne sotto il sole ri Roma. Frank Borzague viene ingaggiato per un remake de L'Atlantide. Malato, cede il posto a Edgar G. Ylmer. Il film fu girato in inglese con attori italiani e francesi che non parlavano l'inglese. Si accordarono su dei segni convenzionali per far capire ai loro partners che avavno finito la battuta.

Persino Raoul Walsh, nel 1960 viene a girare Ester e il re in Italia. Allora, cosa mai è  successo a cavallo degli anni '50 e '60 perchè dei registi degli attori americani si siano precipitati verso la Hollywood italiana: Cinecittà?

L'Italia è di moda. Il bisogno di colore locale ci spiega perchè Clark Gable gira "Accadde a Napoli" e Cyd Charisse "Assassinio Made in Italy". Solo Cyd e Clark non hanno problemi di popolarità. Non è ovviamente il caso degli attori che si precipitano in Italia e per i quali è stata inventata la più orribile delle espressioni: "has been", letteralmente "è stato". Certo Boris Karloff  "è stato", Joseph Cotten "è stato", ma Geoge Montgomery, Guy Madison, John Ireland, John Saxon non sono mai stati granchè.

L'influenza tentacolare della tv americana  detronizza la serie B a scapito dei telefilm. Ma la doppia programmazione nelle sale cinematografiche popolari americane esige una pari produzione di films d'avventura non-troppo-belli-non-troppo-cari. I dirigenti delle compagnie americane, gente pratica, insediatisi stabilmente dalla Liberazione nelle organizzazioni padronali italiane, esportano capitali e attori nella città dai sette colli. Il costo delle riprese è bassissimo, gli "has been" hanno, nonostante tutto, un volto conosciuto nella madrepatria, il denaro rientra.
Meglio, vengono girate direttamente in Italia produzioni esclusivamente americane: Cleopatra, Ben Hur. Logica conseguenza, dei regist italiani prendono degli psudonimi anglosassoni. Riccardo Freda sarà il primo a chiamarsi Robert Hampton, molto prima che Sergio Leone prendesse il nome di Bob Robertson (a meno che non sia Robert Bobson).
Quando agli attori statunitensi, loro vengono, il tempo di uno o più cachets, ad esibire i loro muscoli o a masticare dei sigaretti: Jeffrey Hunter, ne L'Oro dei Cesari, Jack Palance ne I Mongoli, e El Mercenario, Ernest Borgnine ne I 4 Mercenari di El Paso e anche, Last but not least, Orson Welles in 3 per un massacro.
Senza dimenticare Tony Musante, Farley Granger, Arthur Kennedy, Woodyu Strode, Ty Hardin, Roy Calhoun, Tab Hunter (quest'ultimo super-vedette affimere degli anni '50).
Hanno il male del paese? Sicuro, stando a quel che afferma Errol Flynn, uno dei primi ad andare a fondo con la sua disavventura italiana: Guglielmo Tell.
"Nel nostro appartamento romano era un continuo viavai. Tutti i vagabondi dell'Europa, re decaduti, celebrità vacillanti, gente del cinema, entravano e uscivano, sembrava un porto di mare...La Warner mi aveva scaricato...Ero a pezzi, bevevo..."
E più avanti "Continuo a venire qui, cercando di salvare il salvabile, e spero ancora di realizzare il mio film, ma bevo più che mai".
Una rondine non fa primavera, ricordiamoci de La dolce vita dei sopravvalutato Fellini, Lex Barker vi recita la parte di un signor Muscle, che, come Steve Reeves e Gordon Scott, va ad arenarsi in una spiaggia romana, bello-tutto-muscoli ben presto preso nel vortice delle folli notti tomane.
Minelli, dopo il suo capolavoro su Hollywood, Les ensorcelés, gira il film su Cinecittà 15jours ailleurs. Allora, inatteso, il fenomeno del western all'italiana sommerge l'Europa e gli Stati Uniti; e Henry Fonda, Charles Bronson, Jason Robards, Eli Wallach, Rod Steiger e James Coburn sono piuttostio fieri di essere diretti da Sergio Leone. Meglio. Il western all'italiana fabbrica le vedettes americane di domani. Clint Eastwood fa furore in Per un pugno di dollari nel 1964, e un po' meno, Burt Reynolds in Navajo Joe nel 1966. Senza dimenticarci di Lee Van Cleef. La produzione di serie B viene definitivamente assotigliata dai telefilm: Cinecittà muore. E gli has been ritornano in patria.

Alain Paucard da METAL EXTRA Speciale Cinema

Qualcosa in più su Cinecittà?

martedì 27 settembre 2011

Il Mio Pensiero e il Comma 29

Leggendo i giornali, consultando internet, guardando la tv, ascoltando la radio, oramai mi sono fatto convinto che il Presidente del Consiglio è un puttaniere (ovvero pratica con una certa assiduità sesso a pagamento), mi sono fatto altresì convinto che il Presidente Berlusconi è (o era) circondato da persone che gli procuravano questo "divertimento". Tra le altre cose, mi sono persino fatto l'opinione che il nostro premier fosse ricattato da queste persone che conoscevano il suo turpe segreto.

Ma in verità, io non so se Silvio Berlusconi frequentava/frequenta prostitute. Intimamente sono profondamente convinto che lo facesse, ma se mi chiedete di dimostraverlo, non posso far altro che mostrarvi articoli di giornale, pagine di internet, servizi televisi: personalmente, io non ho mai visto il premier in atteggiamenti sconvenienti con chicchessia.

Purtroppo io, in questi mesi, non ho potuto fare a meno di leggere materiale sufficiente per farmi convinto che Silvio Berlusconi è un puttaniere. Mi dirai, e dove sta il problema?

Il problema è che a me non piace pensare che il primo ministro della nostra nazione sia un puttaniere; non mi piace pensare che il leader di un partito che, rompendo gli zebedei con le prese di posizione sui matrimoni di fatto, testamento biologico e che si presenta come il baluardo dei valori cristiani, se la spassi con una qualsiasi maddalena gli passi davanti.

Non so se è chiaro, ma il fatto è che io sono convinto (non riesco fare a meno di pensare che) Silvio Berlusconi si sia macchiato di comportamenti immorali indegni della carica che riveste come Presidente del Consiglio ( se poi i cattolici del PdL vogliono tenerselo, per me sono affari loro ).

Ripeto, io non ho mai visto Berlsuconi andare a puttane, ma dalle notizie che ho appreso dai media ormai ne sono convinto.

Il guaio è che ora l'ho scritto su questo post e l'ho portato a vostra conoscenza; proprio quando in parlamento torna il famigerato DDL Intercettazioni ed il suo articolo 1 comma 29 ( l'ammazzablog).

Se il DDL passa così com'è, il Presidente Berlusconi o chi per esso potrebbe richiedere una rettifica a questo mio post se ritenesse che il contenuto sia offensivo nei suoi confronti: pena una multa fino a 12mila euro.

Ecco qual'è il problema...ora come faccio rettificare il mio pensiero senza rinunciare a manifestarlo?
Se io, in virtù di ciò che ho letto su media nazionali ed internazionali, ho l'intimo convincimento che il Premier è un puttaniere, come faccio a rettificarlo?

Era mejo se stavo zitto? Come si usa fare in Cina, Corea, Iran? (ne ho prese tre a caso)

Tu cosa mi consigli?

lunedì 26 settembre 2011

La Keyword Charts di Settembre

L'ultima analisi deil traffico di questo sito risale a Luglio, direi che in questi mesi di cose ne sono accadute e le parole chiavi hanno girato come gira la patonza nelle magioni del nostro premier.

 Vediamo perciò com'è la situazione:

1- carpanea +           
2- david colajacomo
3- giorgio tarocco +       
4- corto maltese +
5- materiali-indiscriminati.blogspot.com +
6- 113 antichi racconti giapponesi +
7- g8 2011 +
8- giza quetzalcoatl +
9- il male rivista satirica +
10-master freez -

Se la confrontate con l'ultima Keywords Charts, nel corso dell'estate le cose si sono notevolmente modificate sebbene Tarocco, Colajacono e Master Freez mantegano bene la loro posizione, tra alti e bassi. Ma la cosa che più, in realtà, mi incurioscisce è: ma davvero chi capita nelle pagine di questo Blog cerca ciò che scrivo? Questo nemmeno i numeri degli analizer me lo sapranno dire con precisione.
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