martedì 27 settembre 2011

Il Mio Pensiero e il Comma 29

Leggendo i giornali, consultando internet, guardando la tv, ascoltando la radio, oramai mi sono fatto convinto che il Presidente del Consiglio è un puttaniere (ovvero pratica con una certa assiduità sesso a pagamento), mi sono fatto altresì convinto che il Presidente Berlusconi è (o era) circondato da persone che gli procuravano questo "divertimento". Tra le altre cose, mi sono persino fatto l'opinione che il nostro premier fosse ricattato da queste persone che conoscevano il suo turpe segreto.

Ma in verità, io non so se Silvio Berlusconi frequentava/frequenta prostitute. Intimamente sono profondamente convinto che lo facesse, ma se mi chiedete di dimostraverlo, non posso far altro che mostrarvi articoli di giornale, pagine di internet, servizi televisi: personalmente, io non ho mai visto il premier in atteggiamenti sconvenienti con chicchessia.

Purtroppo io, in questi mesi, non ho potuto fare a meno di leggere materiale sufficiente per farmi convinto che Silvio Berlusconi è un puttaniere. Mi dirai, e dove sta il problema?

Il problema è che a me non piace pensare che il primo ministro della nostra nazione sia un puttaniere; non mi piace pensare che il leader di un partito che, rompendo gli zebedei con le prese di posizione sui matrimoni di fatto, testamento biologico e che si presenta come il baluardo dei valori cristiani, se la spassi con una qualsiasi maddalena gli passi davanti.

Non so se è chiaro, ma il fatto è che io sono convinto (non riesco fare a meno di pensare che) Silvio Berlusconi si sia macchiato di comportamenti immorali indegni della carica che riveste come Presidente del Consiglio ( se poi i cattolici del PdL vogliono tenerselo, per me sono affari loro ).

Ripeto, io non ho mai visto Berlsuconi andare a puttane, ma dalle notizie che ho appreso dai media ormai ne sono convinto.

Il guaio è che ora l'ho scritto su questo post e l'ho portato a vostra conoscenza; proprio quando in parlamento torna il famigerato DDL Intercettazioni ed il suo articolo 1 comma 29 ( l'ammazzablog).

Se il DDL passa così com'è, il Presidente Berlusconi o chi per esso potrebbe richiedere una rettifica a questo mio post se ritenesse che il contenuto sia offensivo nei suoi confronti: pena una multa fino a 12mila euro.

Ecco qual'è il problema...ora come faccio rettificare il mio pensiero senza rinunciare a manifestarlo?
Se io, in virtù di ciò che ho letto su media nazionali ed internazionali, ho l'intimo convincimento che il Premier è un puttaniere, come faccio a rettificarlo?

Era mejo se stavo zitto? Come si usa fare in Cina, Corea, Iran? (ne ho prese tre a caso)

Tu cosa mi consigli?

lunedì 26 settembre 2011

La Keyword Charts di Settembre

L'ultima analisi deil traffico di questo sito risale a Luglio, direi che in questi mesi di cose ne sono accadute e le parole chiavi hanno girato come gira la patonza nelle magioni del nostro premier.

 Vediamo perciò com'è la situazione:

1- carpanea +           
2- david colajacomo
3- giorgio tarocco +       
4- corto maltese +
5- materiali-indiscriminati.blogspot.com +
6- 113 antichi racconti giapponesi +
7- g8 2011 +
8- giza quetzalcoatl +
9- il male rivista satirica +
10-master freez -

Se la confrontate con l'ultima Keywords Charts, nel corso dell'estate le cose si sono notevolmente modificate sebbene Tarocco, Colajacono e Master Freez mantegano bene la loro posizione, tra alti e bassi. Ma la cosa che più, in realtà, mi incurioscisce è: ma davvero chi capita nelle pagine di questo Blog cerca ciò che scrivo? Questo nemmeno i numeri degli analizer me lo sapranno dire con precisione.

sabato 10 settembre 2011

Un intervista a Roger Corman: parte quarta

MH- Qual'è la sua attuale posizione per quel che riguarda la distribuzione di films stranieri negli Usa?
RC- Noi continuaiamo. In questo momento stiamo distribuendo due films che sono i primi tra i films stranieri nell'albo d'oro dei critici di New York. Mon ncle d'Amerique di Alan Resnais e il film australiano Breaker Morant. Sono rispettivamente al primo ed al secondo posto nel box-office dei films stranieri.
Questo è un atteggiamento voluto. Noi vogliamo , nello stesso tempo, films commerciali e altri più artistici. Per quel che ne so, nessun'altra compagnia ha cercato di far questo prima d'ora, ciascuna si specializza nel campo commerciale oppure artistico ma senza mai combinare i due tipi di films. Io penso che cercare d'ottenere un equilibrio tra questi due generi sia molto stimolante, ed è buona cosa per noi, all'interno della compagnia. Questo ci impedisce di cristallizzarci e ci permette di occuparci di tutti i nostri films.

MH- Come mai ha scelto il gruppo dei Ramones per Rock'n'Roll High School?
RC-Oh, è stato un altro dei nostri giovani registi: Allan Arkush, che faceva il suo primo film dopo aver lavorato al montaggio, agli effetti speciali e alla regia di seconda equipe...Ho deciso di fare Rock'nRoll High School e così abbiamo discusso con le case discografiche per sapere quali erano i complessi sulla via del successo. Dopo averne ascoltati un po' Allan ha deciso di prendere  i Ramones, ed io ho approvato. Non sono ancora arrivati al successo, ma la loro popolarità aumenta giorno dopo giorno, sono bravi.

MH-Che ne è stato del progetto di Werner Herzog di realizzare un film con il copione di Charles Bukowski? 
RC- E' andato in fumo, ma sono uno dei finanziatori del film che Herzog sta girando in sudamerica, Fitzcarraldo. Ogni settimana mi manda una lettera in tedesco per dirmi come vanno le riprese, io la faccio tradurre e lui mi dice invariabilmente che va tutto bene. Finora, dunque il film procede bene.




MH- Bene, ancora una domanda, lei si muove sempre nello stesso modo per assicurare il successo di un film?
RC- Si, ma il mio è un sistema che varia, non è rigido. Fondamentalmente, il genere di film che mi piace fare e che ha più possibilità di successo commeriale, un film che mi interesssa, è un film fatto a parecchi livelli. Esteriormente il film è una semplice distrazione. In fondo ci si trova un messaggio. Battle beyond the stars ne è un esempio: a prima vista è un film d'azione e d'avventura, in un quadro fantascientifico, con effetti speciali e umorismo; ma sotto c'è il messaggio sul funzionamento di una società post-industriale, sulle scelte da fare in tempo di pace o di guerra, sulle relazioni interazziali. Ma questi messaggi non sono pesantemente sottolineati. Il film deve essere visto come una distrazione di fantascienza, apprezzato come tale. Se poi il pubblico cerca delle implicazioni latenti, tanto meglio, ma noi volgiamo che siano poco evidenti. In altri films il messaggio sociale sarà più forte. Ho menzionato Battle solo perchè  è il nostro film più recente. In questo film si nota chiaramente che il peso dei messaggi "sotterranei" è minore che nella maggior parte degli altri films prodotti da noi.

MH- Un ultima domanda e ci togliamo dai piedi. Cosa ne pensa dell'evoluzione di Hollywood rispetto a com'era quando lei ha cominciato a lavorarci?
RC- Credo che ci sarà un mucchio di gente che perderà un sacco di quattrini. Credo che ci saranno imporanti cambiamenti prima della fine del 1982. Il costo di produzione e distribuzione dei films è così alto al giorno d'oggi, con bilanci di 20 o 30 milioni di dollari, o anche di più, che alcuni sono costretti a perdere molto denaro, e rischiano di non poterlo recuperare.



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