domenica 31 agosto 2008

Politica sanitaria



venerdì 29 agosto 2008

E il settimo giorno...



giovedì 28 agosto 2008

Biagio Antonacci Live


Questi fotogrammi, se non erro, dovrebbero provenire da uno speciale su Biagio Antonacci girato allo stadio di Palermo, dove il nostro eroe scatenava folle immani di ragazzine in pieno entusiasmo orgasmico. Trovo sempre incredibile come un uomo, nella sua fragilità d'essere tale, riesce con le proprie doti a trascinarsi dietro le folle. Ogni volta che vedo questo fenomeno, mi sembra sempre di assistere ad una sorta di miracolo.

mercoledì 27 agosto 2008

Bacco, tabacco...



martedì 26 agosto 2008

Il Barone Rampante


IL BARONE RAMPANTE di Italo Calvino - Oscar Mondadori

E in realtà il cavallo a forza di correre per quel terreno di salite e dirupi era diventato rampante come un capriolo, e Viola ora lo spingeva di ricorsa contro certi alberi, per esempi vecchi olivi dal tronco sbilenco. Il cavallo arrivava talvolta sino alla prima forcella cei rami, ed ella prese l'abitudine di legarlo non più a terra, ma là sull'olivo. Smontava e lo lasciava a brucare foglie e ramoscelli.

domenica 24 agosto 2008

Il Primo Uomo




venerdì 22 agosto 2008

Tra Dire e il Fare, ovvero Scajola e il nucleare


Mio malgrado sto comprando Panorama, giusto perchè ci sono i volumi di Batman, che è un magazine che non ha mai suscitato i miei entusiasmi. Questa settimana sull'inserto Economy del settimanale c'è un articolo di Gianluca Ferrari che fa il punto della situazione e così si scopre che, come era ovvio, almeno per i prossimi cinque anni non avremo centrali nucleari tra i piedi.

Dopo le prime sparate grosse, erano però subito venute le correzioni di tiro, da parte del ministro Scajola, ora la situazione sembra essere più chiara.

In pratica, entro il 2008 il ministro si è impegnato ad individuare "non ancora i luoghi in cui installare le centrali nucleari, ma i criteri con cui scegliere i siti" e intanto un'anno è andato.

Poi il governo andrà avanti così, cito dall'articolo: "In primavera il progetto sarà portato in Parlamento: l'obbiettivo è quello di aprire il primo ( uno solo???) impianto entro il 2020 per arrivare, nel lungo periodo, a una diversificazione delle fonti che attinga almeno il 20% del fabbisogno italiano dal nucleare.

Beh, se non sei d'accordo con il ritorno al nucleare è sempre meglio che stai all'erta, ma se le cose cominciano così direi che, ad oggi, non c'è molto da preoccuparsi. Io per lo meno non mi preoccupo, perchè se la prima centrale parte nel 2020, io avrò già 54 anni, le altre partono con una strategia a lungo periodo...hai voglia...


Quello che mi preoccupaè di arrivare alla terza età potendo ancora usufruire dell'energia elettrica a costi contenuti. Suggerirei al ministro, so di non essere l'unico, che mentre costruisce la sua unica ridicola centrale nucleare, ci sarebbe su nel cielo una stella che l'energia la da gratis, basta coglierla.

Magari se ci fa un pensierino, non è ancora tardi.

giovedì 21 agosto 2008

keywords chart di fine agosto


1- soldatini atlantic *
2- racconti giapponesi *
3- soldatini greci +
4- you dem +
5- huligani dangereux *
6- borges il libro dei sogni -
7- l'estate del razzo +
8- nocciolo nucleare +
9- padri pellegrini -
10- quetzacoatl -

Se escludiamo le prime due posizioni (che mantengono un buon distacco rispetto alle altre) per quanto mi riguarda, vedo un bel movimento nelle voci cercate dai navigatori. Essendo un blog generalista, è ovvio che chi ci capita sopra spesso, magari lo faccia per sbaglio. Ciò non toglie che, da ciò che vedo nelle statistiche, chi ci capita poi non lo trovi interessante. Buon pro mi faccia, grazie del tuo interesse.

Mi piace questo giochino della keyword chart, un po' onanistico ma mi piace.

L'estate sta finendo e...

mercoledì 20 agosto 2008

In principio era il Verbo

lunedì 18 agosto 2008

Però, divertente il barone.

IL BARONE DI MUNCHHAUSEN di Rudolph Erich Raspe-Gottfired - August Bürger - Karl Lebrecht Immermann -De Agostini

...Per mia sfortuna questo cane fu ucciso poco dopo da uno sventato cacciatore che sparò a lui invece che a uno stormo di pernici che si era levato in volo a pochi passi da lui. Con la pelle di quell'eccellente animale mi feci questo panciotto che vedete e che porto sempre. Quando mi spingo nei prati, durante la bella stagione, mi pone sempre infallibilmente sulle tracce di qualche capo di selvaggina e non appena mi trovo a tiro della preda, un bottone del panciotto salta sempre via e vola addirittura nel punto preciso in cui c'è la selvaggina...

domenica 17 agosto 2008

IL DIO GELOSO

Tra i miei troppi inediti c'è una serie completa dedicata al creatore dell'universo intero. Non sono vignette bellissime, forse nemmeno divertentissime, ma rivedendole a distanza di tempo mi sono ancora piaciute anzi, forse non sono proprio così brutte come dico.

Un mio amico mussulmano sostiene che non è bene scherzare con Dio perchè è mancare di rispetto a se stessi. Beh, è ovvio che non sono d'accordo.

sabato 16 agosto 2008

Il Biagio nazionale en française

Mettendo in ordine il bailamme che ho nel mio studio, mi è capitato tra le mani un vecchio cd che, ai suoi tempi, salvai dal cestino dei rifiuti dell'Area Grafica di Match Music.

L'etichetta del cd riporta la dicitura "Calendario 2000" e dentro ci dev'essere tanta robina interessante. Per esempio questi fotogrammi tratti dal videoclip Message girato dallo staff di MM in Costa Azzurra, dove il Biagio Nazionale se la canta con la bella Victor Lazlo, una celebrità in oltr'alpe.

martedì 12 agosto 2008

E se crollasse davvero?


Che l'Impero Americano sia destinato a scomparire è inellutabile, fa parte del mutare dei tempi.
Che poi crolli, collassi o si estingua in un lento crepuscolo, questo è tutto da vedere; anche se credo che questa seconda ipotesi sia più probabile. Ma quali potrebbero essere le conseguenze di questo?
In cuor mio, non vedo l'ora che questo accada, forse sta già accadendo, ma non per questo mi sto preparando a festeggiare.
Ora, innanzitutto concordo con chi sostiene che gli Usa non sono un'impero perchè in fin dei conti non si assumono la responsabilità di esserlo: l'Unione Sovietica con il Patto di Varsavia, al contrario era un impero vero e proprio, quindi le differenze mi sembrano evidenti. Il dominio statunitense si estrinseca in forme diverse, meno invasive; questo gli consente un'etrema libertà d'azione e sopratutto li preserva dal prendersi nero su bianco la responsabilità della nazione dominante.
E' come se dicessero, fate ciò che volete, purchè non vada contro i nostri interessi. La forza dell'Impero Americano è che, a differenza del sovietico, il controllo del potere non è deciso da un'enclave politica, ma da una economica che delega alla politica i modi per affrontare le situazioni e risolvere i problemi.
La forza del "dollaro" e quella degli "ideali" si dimostra un'accoppiata vincente per relazionarsi verso il mondo esterno. Il potere degli Usa si basa sull'equilibrio tre potere economico e quello politico. Il fatto stesso che nel parlamento americano la politica delle Lobby sia manifesta e trasparente, ti fa capire come il consenso possa, nella società americana, tranquillamente venir mercanteggiato a favore di uno o dell'altro gruppo di interessi, decidendo così la liena politica del paese.
Ora, in una congiuntura in cui il divario tra popolazione ricca e povera aumenta, questo equilibrio viene messo in crisi. La crisi nasce dal fatto che essendo gli Usa una democrazia, questa non può essere tale se cade l'interesse delle masse verso la politica che, inevitabilmente, porta ad una svolta autoritaria e autoreferenziale della classe poltica: come in fondo sta succedendo qui in Italia.
Hai presente la struttura delle reti di vendita piramidali dove quello in cima alla piramide si becca i mille piccoli introiti di tutta la catena, diciamo che gli Usa nello scorso secolo hanno costruito un sistema simile. Tutti erano contenti perchè avevano la loro ricchezza, gli Usa più di tutti perchè ne avevano di più lavorando meno. Ma questo è stato possibile perchè al voracismo industriale, capitalista e consumistico, si è contrapposta una visione a lungo respiro della politica che ha saputo costruire e amministrare questo sistema; in pratica, la politica americana ha saputo mungere la mucca senza macellarla.
Tutto è andato bene finchè qualcuno non ha avuto l'idea della globalizzazione.
A questo punto, quando il modello capitalista è stato innestato in società non democratiche o con modelli politici non provenienti dalla rivoluzione francese o americana, il meccanismo si è inceppato. Le multinazionali, in primis, hanno perso quel senso della decenza che si era loro imposto nelle democrazie occidentali ed hanno ri-cominciato a sfruttare a destra e a manca perseguendo quello che è in fondo l'unico loro scopo: accumulare ricchezze.
Questo ha sbilanciato l'equilibrio tra economia e politica a favore della prima, come in Europa anche negli Usa i politici sono uomini di pezza di interessi più grandi di loro, schiavi di logiche che non sono in grado di controllare e che hanno paura di controllare.
Mancando un disegno politico, l'industriale, che è più pragmatico e svelto nell'agire, ha la meglio ed essendo l'unico suo riferimento il profitto, agisce di conseguenza, incapace poi di calcolare le esatte conseguenze delle sue gesta.
Accede così che gli Usa si imbarchino in guerre che scoprono di non saper gestire e che mettono in crisi la rappresentanza politica: non quella economica che arraffa a tutto spiano. Così come devono, e dobbiamo far finta di niente per quello che accade in Cina, da dove importiamo gran parte dei nostri beni di consumo.
Ora, sarà questa mancata distribuzione della ricchezza a far sparire l'Impero Amricano che è nato proprio portando avanti la propaganda di ideali opposti, ovvero libertà di pensiero e di diventar ricchi (il sogno americano insomma).
Il problema è che noi europei siamo legati a doppio filo con gli Usa e il giorno che questi non ci saranno più, beh, quel giorno forse ne vorremmo non una, ma cento Dal Molin. perchè quel giorno gli Usa saranno uno dei nostri principali competitor economici, non avremo più i loro soldati che vanno a far la guerra in nostra vece, saremmo noi che dovremmo decidere senza dubbi cosa fare e contro o pro chi. L'europa sarà sola contro il mondo, forse, anche, probabilmente anche contro gli Usa.
Ora io come la vedo? Finchè l'Europa mantiene questo doppio filo con gli Usa, noi saremmo destinati a seguirli nella loro caduta e a pagare le conseguenze di ogni loro errore. Se invece, riusciamo a trovare una classe politica capace di costruire un sistema simile e magari migliore di quello che loro hanno saputo fare nel XX secolo, allora è un'altro discorso.
Ma oggi, in questo giorno d'agosto 2008, non mi faccio molte illusioni. In quel di Bruxelles io vedo solo una risma di burocrati e servetti incapaci di una visione politica globale e continentale. E' una classe politica da poco, che vive alla giornata e che non ci porterà lontano.
Il modello capital-consumista sviluppatosi nello scorso secolo oggi non può più funzionare, serve qualcosa di nuovo che tolga il potere politico al capitale, qualcosa che non sia nemmeno il socialismo già vissuto (che sposterebbe la bilancia sull'altro piatto). Se vogliamo restare a galla e magari trovare una nuova isola di benessere, dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo, qualcosa che non puzzi d'incenso, di soviet o di svastica; sono cose del passato che, per fortuna, abbiamo passato.
E quel che rende tutto più difficile è che non è solo un'Europa nuova che dobbiamo costruire, ma il mondo intero.

lunedì 11 agosto 2008

Una questione di tagli

sabato 9 agosto 2008

Pechino, l'Ossezia e Me


Volevo postare un pensierino che ho in bozza da un po' di tempo, sai una di quelle cose che ti sei riletto almeno una volta prima di divulgarlo. Ma succede che la Georgia "invade" l'Ossezia del Sud la quale viene prontamente soccorsa dalla Russia: l'ennesima guerra nel giorno in cui vengono inaugurati i giochi della pace (in una nazione che ha invaso un'altro paese e in cui vige una dittatura feroce e un sistema economico bestiale).

Tutto questo è accaduto ieri il 08/08/08 e l'ho scritto giusto per promemoria. Secondo me non sono cose da dimenticare, è il flusso degli eventi che costruisce le cose, perdendo il succedersi degli eventi si perde la comprensione delle cose.

giovedì 7 agosto 2008

Anniversario Nucleare



Ieri, 6 Agosto è stato il 63 anniversario dell'inizio dell' Era Atomica. Non se ne è parlato molto, tra olimpiadi e i consigli per non scottarsi, i vari telegiornali non hanno voluto turbare le nostre vacanze con le raccapriccianti immagini di Hiroshima e Nagasaki.

Con la creazione della bomba atomica, ho letto da qualche parte, l'uomo ha creato Dio.
Ha cioè creato un oggetto, un sistema, in grado di scatenare l'apocalisse, nel senso di fine del mondo e non di rivelazione, ovviamente.

Anche se la Guerra Fredda è finita, credo non dovremmo mai dimenticare d'essere in grado di suicidarci: come razza umana intendo.

domenica 3 agosto 2008

Non ho bisogno di calcio


Questo è il ticket di una delle due partite di calcio che ho visto in vita mia, che ho trovato pure piuttosto noiose.

Si era a naja con il Beppe Mora e nostri commilitoni udinesi si preoccuparono di farci avere i biglietti per questa ultima partita di campionato.

Quando arrivammo allo stadio eravamo già stati puntati da un gruppetto di tifosi carnici con cattive intenzioni, per fortuna erano amici degli amici e il tutto si risolse con un abbondante bevuta di ogni genere di alcolico commestibile.

Ora che ci penso, ogni avvenimento di quell'anno di naja si concluse con abbondanti bevute, forse è per questo che conservo questi ricordi così sfuocati.

Ah già che ci sono ti do un aggiornamento sulla Keyword Chart:

1-soldatini atlantic +
2-racconti giapponesi -
3-padri pellegrini -
4-borges il libro dei sogni -
5-huligani dangereux -
6-quetzacoatl *
7-"beppe mora" +
8-"elisha gray" verona*
9-"fine dell'impero americano"*
10-"viaggi di gulliver" giudici*

Beh. dopo due settimane, direi che c'è un discreto movimento, ci sono pure quattro new entry, evidenziate da *. Sono proprio curioso di vedere la prossima...

sabato 2 agosto 2008

Come dirti addio



Non mi sono mai piaciuti i blog pieni di clip da YouTube, per me il blog è pur sempre un luogo di scrittura, anzi di-segno. Ma quando ho cominciato a inTubarmi tra i video ho scoperto un mare di cose che non posso fare a meno di mettere in evidenza in queste pagine.

Esiste su TuTubo un mondo incantato fatto di ricordi e di belle cose, un mondo bello, senza guerra, senza violenza, un mondo perfetto. Dove anche le cose brutte, in fondo, non lo sono poi così tanto.

Goditi questo video dei fratelli Montefiori e passati una bella giornata

la voce della Locusta


Locuste - Come le formiche, solo più cattive di Daniele Luttazzi - Franco Cosimo Panini - 1994

Di li a tre mesi la sua bocca divenne per me una sala polivalente.

venerdì 1 agosto 2008

Menzogne


Si lamenta la menta che il manto mente, sapendo di mentine.
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