sabato 21 gennaio 2012

Nullatenente

E' sempre, semplicemente divertente giocare con le parole, e la sopresa che ne esce anche dai movimenti più facili ha per me sempre qualcosina di magicamente affascinante.
Forse proprio per questo, nell'antichità, anche nella cristianità, la parola, la scrittura, il suono della voce, avevano precisi significati magici: poteva creare o corrompere.
Gli sciamani, con la parola piegano l'universo e si inseriscono tra le sue maglie segreti. I Rabbini, trasmutano suoni e significati per interagire con il disegno di  Dio. Lasciando sventolare le preghiere al vento, i monaci tibetani proteggono il mondo con un'aurea magica.
Questo è il potere della parola, per chi lo sa vedere e usare.

Il potere della parola

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