" Dopo aver recitato certe preghiere e digiunato per qualche giorno, gli ebrei polacchi plasmano con argilla la figura di un unomo, e quando pronunciano il nome segreto di Dio essa deve prendere vita. E' vero che non può parlare , però capisce abbastanza bene ciò che gli si dice.
Viene chiamato Golem e usato come servo per le faccende domestiche; ma gli è vietato uscire di casa. Sulla fronte del Golem sta scritta la parola Emeth, che significa Verità, ma ogni giorno la creatura d'argilla cresce e spesso diviene più grande e forte dei suoi padroni. Per paura, quindi, gli altri cancellano dalla fronte della creatura la prima lettera, Aleph, in modo che resti solo la scritta meth, morto, ed ecco che il Golem crolla a terra lascinado un mucchio di argilla inanimata.
Una volta, un tale non si proccupò delle dimensioni del suo Golem e questo crebbe tanto che il suo padrone non riusciva a raggiungervi la fronte. Preso da gran paura, quest'uomo ordino di togliere gli stivali al Golem, confidando che, quando si sarebbe chinato per rimetterseli, avrebbe potuto arrivare alla fronte. E così fu infatti, solo che l'intera massa di argilla franò sull'ebreo che ne rimase sepolto."
Questa versione tragicomica della leggenda del Golem appartiene a Jacon Grimm, uno dei due famosi fratelli, ed è legata alla tradizione più recente che si diffonde nelle comunità ebraiche dell'Europa Orientale, sopratutto a Praga, intorno al secolo XVII.
A volte uno servo sciocco, a volte un protettore degli ebrei perseguitati, nelle diverse epoche il Golem vede mutare i suoi ruoli allontanandosi sempre più da quella che in origine era la sua matrice simbolica. In effetti, il primo Golem sarebbe stato niente meno che Adamo, almeno in una fase della sua creazione, nella seconda ora del primo giorno, quando, secondo il Talmud, il nostro progenitore era ancora una massa di argilla informe. Golem significa, infatti, più o meno amorfo o informe, comunque sia, privo di anima.
Fu solo in seguito che l'evoluzione del mito, della leggenda portarono a concepire il Golem come il simulacro della creazione divina: così come Iddio aveva creato l'uomo, l'uomo ha creato il Golem, imitando, senza ottenere lo stesso risultato, la creazione divina.
La leggenda del Golem si diffonde in Europa con la diffusione della Qabbalah: che, in realtà non sarebbe altro che la Legge orale che Mosè ricevette sul Sinai insieme alle Tavole della Legge Scritta, la Torah. Il fatto di essere orale, consentì alla Qabbalah di tramandarsi da maestro a discepolo in modo praticamente esclusivo, favorendone i suoi aspetti esoterici. Il legame tra Golem e Qabbalah lo si può intuire dal modo in cui viene creato, cioè attaverso il pronunziamento di formule alfabetico-numeriche, mentre per distruggerlo, sarebbe sufficente la cancellazione della prima lettera della parola emeth.
Il Golem è senza dubbio una leggenda, amche se qualcuno sostiene che ci siano delle basi storiche accertate per quando riguarda la vicenda del rabbino Loew, personaggio strettamente legato al mito del Golem. Il rabbino Loew, avrebbe effettivamente costruito un servo d'argilla o altro materiale, capace di muoversi in qualche misura. Ma , si aggiunge, il moto sarebbe stato favorito da qualche meccanismo interno. Quindi il Golem in realtà non sarebbe altro che un automa, un proto-robot.
Riguardo al Golem vi segnalo questi titoli: Il Golem - film muto del 1920 per la regia di Wegener, capolavoro dell'espressionismo tedesco da tenere nella propria videoteca insieme al Nosferatu di Murnau e al Gabinetto del Dotto Caligari, sempre dello stesso periodo.
Il Golem - Stupendo e magico romanzo di Gustav Meinrick, che ha traghettato la leggenda del mostro di argilla nell'ottuso positivismo del novecento.
Il Golem - Breve, magico, intenso ed evocativo fumetto del grande Dino Battaglia.
Viene chiamato Golem e usato come servo per le faccende domestiche; ma gli è vietato uscire di casa. Sulla fronte del Golem sta scritta la parola Emeth, che significa Verità, ma ogni giorno la creatura d'argilla cresce e spesso diviene più grande e forte dei suoi padroni. Per paura, quindi, gli altri cancellano dalla fronte della creatura la prima lettera, Aleph, in modo che resti solo la scritta meth, morto, ed ecco che il Golem crolla a terra lascinado un mucchio di argilla inanimata.
Una volta, un tale non si proccupò delle dimensioni del suo Golem e questo crebbe tanto che il suo padrone non riusciva a raggiungervi la fronte. Preso da gran paura, quest'uomo ordino di togliere gli stivali al Golem, confidando che, quando si sarebbe chinato per rimetterseli, avrebbe potuto arrivare alla fronte. E così fu infatti, solo che l'intera massa di argilla franò sull'ebreo che ne rimase sepolto."
Questa versione tragicomica della leggenda del Golem appartiene a Jacon Grimm, uno dei due famosi fratelli, ed è legata alla tradizione più recente che si diffonde nelle comunità ebraiche dell'Europa Orientale, sopratutto a Praga, intorno al secolo XVII.
A volte uno servo sciocco, a volte un protettore degli ebrei perseguitati, nelle diverse epoche il Golem vede mutare i suoi ruoli allontanandosi sempre più da quella che in origine era la sua matrice simbolica. In effetti, il primo Golem sarebbe stato niente meno che Adamo, almeno in una fase della sua creazione, nella seconda ora del primo giorno, quando, secondo il Talmud, il nostro progenitore era ancora una massa di argilla informe. Golem significa, infatti, più o meno amorfo o informe, comunque sia, privo di anima.
Fu solo in seguito che l'evoluzione del mito, della leggenda portarono a concepire il Golem come il simulacro della creazione divina: così come Iddio aveva creato l'uomo, l'uomo ha creato il Golem, imitando, senza ottenere lo stesso risultato, la creazione divina.
La leggenda del Golem si diffonde in Europa con la diffusione della Qabbalah: che, in realtà non sarebbe altro che la Legge orale che Mosè ricevette sul Sinai insieme alle Tavole della Legge Scritta, la Torah. Il fatto di essere orale, consentì alla Qabbalah di tramandarsi da maestro a discepolo in modo praticamente esclusivo, favorendone i suoi aspetti esoterici. Il legame tra Golem e Qabbalah lo si può intuire dal modo in cui viene creato, cioè attaverso il pronunziamento di formule alfabetico-numeriche, mentre per distruggerlo, sarebbe sufficente la cancellazione della prima lettera della parola emeth.
Il Golem è senza dubbio una leggenda, amche se qualcuno sostiene che ci siano delle basi storiche accertate per quando riguarda la vicenda del rabbino Loew, personaggio strettamente legato al mito del Golem. Il rabbino Loew, avrebbe effettivamente costruito un servo d'argilla o altro materiale, capace di muoversi in qualche misura. Ma , si aggiunge, il moto sarebbe stato favorito da qualche meccanismo interno. Quindi il Golem in realtà non sarebbe altro che un automa, un proto-robot.
Riguardo al Golem vi segnalo questi titoli: Il Golem - film muto del 1920 per la regia di Wegener, capolavoro dell'espressionismo tedesco da tenere nella propria videoteca insieme al Nosferatu di Murnau e al Gabinetto del Dotto Caligari, sempre dello stesso periodo.
Il Golem - Stupendo e magico romanzo di Gustav Meinrick, che ha traghettato la leggenda del mostro di argilla nell'ottuso positivismo del novecento.
Il Golem - Breve, magico, intenso ed evocativo fumetto del grande Dino Battaglia.
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