Secondo appuntamento con "Il mostro e il mistero" articolo scritto da Oreste del Buono per il catalogo della mostra "Dr Gir et Monsieur Moebius" del 1983.
Nel 1963, comunque, ecco l'incontro con Jean-Michel Charlier, redattore capo di Pilote, infaticabile progettatore di storie ma inesorabilmente belga. Jean-Michel Charlier è apena rientrato da un viaggio nel west americano e ha un suo programma che premette alla prima avventura di BlueBerry che all'inizio si chiama Steve e poi, per distrazione del soggesstista, diventerà Mike:-Troverete in questa vicenda tutta l'atmosfera della lenta conquista del west e l'atroce realtà delle guerre indiane. Parteciperete alle incursioni contro i pellerossa, alla vita frnetica negli accampamenti dei coloni, alle movimentate setate nei saloons dove il poker e il fuoco delle armisi confondono; con i coloni collaborerete a costruire sotto il comando del generale Dodge un troncone della famosa strada ferrata Union Pacific. Storia vera, che bisogna scrivere...-
Oh, yes! E anche disegnare no?
Ideato da JeaJean-Michel Charlier. disegnato da Gir, ovvero Jean Giraud che ama cambiar pseudonimi come manierismi, il tenente Blueberry rassomiglia abbastanza a un Jean Paul Belmondo inselvatichito. Le prime avventure, che appaiono naturalmente su Pilote, lo presentano come ufficiale dell'esercito nordista nel 1861, millantatore, bevitore e giocatore d'azzardo quasi sempre in compagnia di una guida di colore dell'esercito succitato, il vecchio pelorosso Jimy Mc Clure. Solo successivamente il capitolo a ritroso La jeunesse de Blueberry ci informerà sull'origine dell'eroe.
Il suo vero nome è Mike Steve, così Charlier mette una pezza a colore ai guasti della sua distrazione, ma di cognome fa Donovan, nasce sudista. Ricco di un ricco schiavista, fa la corte secondo le regole a Harriet Tucker. Il padre della ragazza non lo apprezza, dato che, pur essendo ricco anche lui, non è di idee arretrate e trova il pretendente della figlia troppo convenzionale e vagheggino. Invece ripone cieca fiducia nel nipote Ronnie. La fiducia è, purtroppo, cieca. Ronnie Tucjker è un imbroglione . Incaricato della contabilità della piantagione, ne ha combinate di cotte e di crude, e teme di venir scoperto.
Non escogita nulla di meglio che sopprimere lo zio, riversando la colpa su Mike Steve Donovan, li ne i paraggi per recuperare lo schiavo negro fuggiasco Long Sam. AMike Steve Donovan la parte del colpevole non va, e taglia la corda. Durante la fuga s'imbatte nel negro fuggiasco, poichè nelle storie d'avventura i personaggi continuano ad incontrarsi in qualsiasi plaga si spingano come sul corso principale di un paesino. Fanno alleanza perchè Long Sam ha visto Ronnie uccidere. Ma mentre discutono il da farsi, ecco piombar su di loro gli inseguitori capitanati dal fellone Ronnie, il quale sforacchia subito il negro, liberandosi di un testimone scomodo. Mike Steve Donova, però non resta lì a guardare e ripara in territorio Yankee. Siamo alla guerra di secessione, l'ufficiale nordista che comanda il reparto che cattura Mike Steve Donovan, gli propone di arruolarsi. (continua nel prossimo post)
Una biografia di Oreste del Buono
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