Disegnini e pensierini di Federico Rettondini per un mondo migliore, una società felice e un futuro di pace.
lunedì 26 marzo 2012
I balconi del diavolo
Sui Balconi del Diavolo in realtà nessuno sa molto. Chiedendo in giro non si ottengono buone risposte. Si parla delle solite cose, di sabba, di oscure presenze, fuochi fatui; ma si tratta solo di dettagli vaghi, di cose per sentito dire e non c'è, a dire il vero, alcun racconto o anedotto degno di essere considerato.
A vederli di giorno, i Balconi del Diavolo, sono semplici massi, inermi ed indeffessi come qualsiasi altra roccia. La zona circostante non ha nulla di arcano o di magico, anche se d'inverno, quando le nubi si fanno nebbia e le fronde degli alberi diventano artigli, è vero che il tutto diventa più spettrale: ma non certo più spettrale e triste di qualsiasi altro luogo dei paraggi.
Ma nonostante questo, se vi fermate in quel luogo in una qualsiasi notte di luna piena, potete notare come quelle rocce immemori riflettano una luce bluastra e fredda che non mancherà di farvi correre un sottile brivido lungo la schiena.
Sarà in quel preciso istante che, forte, vi prenderà il rammarico di esservi fermati ai Balconi del Diavolo.
Leggende di montagna
sabato 10 marzo 2012
Il Legionario
Sapeva di essersi definitivamente perso, ma nonostante questo cercava tra le rocce, nel disegno degli alberi e nelle radure, un tronco secco, una pietra oppure un qualsiasi riferimento che lo aiutasse a ritrovare la via.
Si muoveva prudente tra i sentieri appena abbozzati, tra la folta vegetazione, nel brusio degli insetti e nei fischi lontani dei rapaci. La strada era infida e sconosciuta, camminando con pazienza e cautela.
Ancora non disperava, perchè il tramonto era lontano, ma ogni qualvolta abbassava lo sguardo per vedere dove posava i piedi, notava che i sassi ed i detriti sul sentiero, sembravano disegnare una freccia che gli indicava la direzione. Era questione di un’attimo giusto nel momento in cui calava lo sguardo. Poi la forma svaniva, ne perdeva i contorni e non era più in grado di definirla. Certo era che, in quel dedalo boscoso di stretti camminamenti, egli stava seguendo una direzione precisa. Lo aveva capito perchè, in quelle due ore di cammino il paesaggio era mutato: gli alberi si erano fatti più anziani ed il sottobosco più fitto. Era chiaro che da molto tempo, in quel posto nessuno era venuto a far legna.
Aveva dovuto lasciare lo scudo, che si era fatto peso ed ingombrante, tenendosi ben stretto il gladio perchè ben sapeva che la sua uniforme non era ben vista dalle genti del posto. Ma dopo ore ed ore di cammino, ancora non aveva incontrato nessuno.
Dov'erano ora i suoi commilitoni, la legione diretta verso i passi del nord per ricacciare i nomadi barbari che infestavano la pianura? Nemmeno si ricordava in che frangente li aveva persi di vista, teso com'era nel seguire il sentiero misterioso che le pietre sembravano indicargli.
Ed ad un tratto il bosco si aprì su in ampia radura erbosa baciata da un sole insolitamente caldo, la stanchezza si fece sentire e, nel folto dell'erba si perse l'indicazione del suo destino. Non poteva esserne certo, ma qualcosa gli diceva d'essere giunto alla meta del suo cammino.
Si sedette su di una roccia, per cercar riposo, mentre s'immergeva quel remoto luogo di pace, gli giunsero i guaiti dei lupi nel bosco.
Leggende di Roma Antica
giovedì 8 marzo 2012
Case in legno e bioedilizia
Recentemente, mi sono ritrovato a collaborare con un'azienda specializzata in case in legno. Quello che più mi ha sorpreso è l'alto tasso tecnologico presente nella costruzione di una casa con materiali naturali.
Anzi, direi proprio che la bioedilizia, pur mantenendo i suoi alti standard di compatibilità ambientale, è un concentrato di alta tecnologia molto più avanzato rispetto all'edilizia tradizionale basata sul laterizio e questo, a pensarci bene, è quasi un paradosso visto che la casa in legno è stata la prima costruzione residenziale fatta dall'uomo.
Quando si pensa a una casa in legno, la prima immagine che si presenta alla mente sono le casette da giardino o i chioschi che solitamente troviamo nei centri sportivi. La realtà è però ben diversa e molto articolata perchè, nella costruzione di abitazioni in legno, sono ora disponibili una vasta gamma di metodi costruttivi capaci di far fronte ad ogni esigenza residenziale e stile architettonico.
Sul piano economico, il costo di un'abitazione in legno si avvicina e talvolta supera quello di una pari abitazione in edilizia tradizionale, ma l'impatto economico viene facilmente e velocemente assorbito dagli alti risparmi energetici che questo tipo di abitazioni offre da subito, con qualsiasi clima ed in qualsiasi stagione.
Attualmente, una delle tecnologie più impiegate è quella dei pannelli X-Lam, pannelli in legno dotati di diversi tipi di coibentazione, che sfruttano la forza delle fibre del legno per costruire strutture elastiche e resistenti, veloci da costruire e capaci di adattarsi ad ogni esigenza di stile architettonico, anzi, con questo tipo di costruzione, si possono ricavare forme e volumi più facilmente rispetto ad altri metodi.
Se vuoi avere un idea di come viene costruita una casa in legno, ti consiglio di visitare questa pagina.
Ma in sintesi, quali sono i vantaggi offerti da una casa in legno? Quelli messi in evidenza dai costruttori sono principalmente sono i seguenti:
La struttura leggera, flessibile e compatta di una casa in legno presenta un’elevata resistenza sismica ed al fuoco. I materiali usati nella costruzione resistono nel tempo più e meglio di tantissimi altri materiali comunemente impiegati nell’edilizia.
Le caratteristiche del legno offrono un ottimo abbattimento del rumore esterno ed un alto grado di isolamento termico stagionale, invernale ed estivo, permettendo un notevole risparmio energetico. Nel complesso una costruzione in legno ha un bilancio energetico positivo ed a basso impatto ambientale.
La salubrità di una casa in legno non ha paragoni. L’ igroscopicità del legno e le sue qualità naturali di alta traspirabilità restituiscono un' assenza di condense o muffe e di sostanze nocive per la salute. Il tutto, crea un clima abitativo sano che allontana i rischi di patologie reumatiche e respiratorie tipiche di ambienti malsani (si stima che trascorriamo il 90% della nostra vita in ambienti chiusi).
Costruire un'abitazione in legno offre massima libertà di progettazione e nel tempo richiede facile e scarsa manutenzione; mantenendo di conseguenza il suo valore nel tempo.
Date le caratteristiche dei materiali utilizzati, una casa in legno richiede un' attenta progettazione e la massima precisione esecutiva (per questo, ogni costruttore segue dei protocolli ben precisi a garanzia del cliente) ciò permette di avere costi e tempi di realizzazione certi e veloci. Visita questo sito
lunedì 5 marzo 2012
La via del Sentiero Ombroso
Le genti di Vallesconta raccontano di una pista nel bosco chiamato il Sentiero Ombroso. Anche i bambini sanno che questo percorso si trova alla base della Sella Maestra ma nessuno è in grado di indicarvi con precisione dove esso inizi.
La storia vuole che quel sentiero sia visibile solo in determinate ore di determinati giorni dell’anno, ore e giorni di cui si è perso il ricordo; se anche qualcuno vi dirà di conoscerle, state certi che vi farà fare un viaggio a vuoto.
Il Sentiero Ombroso, una volta individuato nella boscaglia, si riconosce subito perchè inizia con sette gradini scavati nella roccia, salendo i quali si può arrivare agevolmente, così narra la leggenda, nella terra della Regina delle Fate.
Molte storie narrano di incauti viandanti che, ignari d’aver imboccato la magica pista, rimasero per troppo tempo in quella terra incantanta. Al loro ritorno nel mondo degli uomini, scoprirono con sgomento che nulla era più come prima: che i secoli erano passati come secondi, crollati erano gli imperi, lasciando lo spazio a nuovi domini e che la loro città e il loro popolo erano ormai lontana leggenda. Vedi
giovedì 1 marzo 2012
In quella parte di bosco
Si raccontava che, in quella parte del bosco, vivessero delle creature strane, c’è chi diceva si trattasse di elfi, mentre altri sostevano fossero folletti, altri ancora erano convinti che vi fosse l’accesso al Regno delle Fate, mentre altri, ma erano pochi a dire il vero, erano pronti a giurare che, in quella parte del bosco, vi avessero trovato rifugio le ultime Driadi.
Qualsiasi cosa pensasse ci fosse, la gente di Vallesconta evitava quella parte di bosco, perchè, qualsiasi cosa ci fosse, nessuno in cuor suo sapeva come comportarsi se si fosse trovato faccia a faccia con una di queste creature.
Provate perciò ad immaginare la sorpresa di Lucindo quando, in quel mese d’ottobre, scese in paese dalla strada che, tutti sapevano, attraversava quella parte del bosco. Non era ancora entrato nell’osteria che Rino lo fermò bruscamente:-Hai visto niente?-
Lucindo lo guardò strano, come sorpreso quella domanda. Il suo silenzio in verità non durò molto, ma per tutti i presenti quei due secondi furono interminabili: -Si! Ma non ci crederai.- rispose - Ci sono dei funghi grossi così!-
Ed aprì il suo cesto con i frutti del lauto raccolto.
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