Alla fine degli anni '80, quando Frank Miller e David Mazzucchelli se ne escono con Batman Anno Uno, segnano una svolta definitiva sul personaggio creato da Bob Kane nel 1939: il Vigilante Mascherato diventa il Cavaliere Oscuro.
Il lato oscuro di Batman, i demoni della sua infanzia, i suoi drammi interiori irrisolti, diventano parte integrante del personaggio e ne completano la personalità e la forma. Queste nuove caratteristiche vengono fortemente riprese anche nel film di Tim Burton sempre in quegli anni, nel quale però mancava qualcosa: mancava Robin, il ragazzo meraviglia.
Solo che nessuno se ne era accorto, o meglio, ne ha sentito la mancanza.
Len Wein, che poco più di vent'anni or sono era in capo alla DC Comics, ha più volte dichiarato che Jason Todd, il secondo Robin, è sempre stato visto dai lettori come l'usurpatore del ruolo che spettava al primo Robin: Dick Greyson, che per la cronaca aveva deciso di continuare la carriera di vigilante mascherato in proprio.
Wein racconta che, nelle pagine della posta, i fan chiedevano spesso alla DC di eliminare Todd e far ritornare Greyson; Todd era entrato nel DC Universe proprio in concomitanza con il cambio di carattere impresso al Batman da frank Miller, e serviva anche per segnare meglio il passo di questo mutamento.
Così non la pensavano i lettori, anzi, la presenza del Ragazzo Meraviglia sembrava fosse proprio un inutile corollario alla figura del Cavaliere Oscuro.
La questione, per la DC Comics era spinosa, la casa editrice decise così di organizzare un voto telefonico per decidere le sorti del giovane Jason Todd. Per una manciata di voti popolari Robin viene fatto morire per mano del Joker durante uno sconclusionato Affaire Iraniano nell'albo Morte in famiglia.
Ma mentre nel cinema, l'ingombrante assenza del ragazzetto non si è notata, nemmeno in tutte le pellicole seguenti al Batman di Burton, nei comics, alla fine, la DC decise di ripristinare il personaggio facendo indossare quegli scomodi panni a Tim Drake.
In fondo, il pubblico aveva avuto il suo sangue e per il momento ne sembrava e ne sembra, ancor sazio.
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